venerdì 19 marzo 2010

Spinci di San Giuseppe


19 Marzo, festa del papà, si festeggia San Giuseppe e, come tradizione vuole, non può mancare il famoso dolce siciliano preparato in onore di questa ricorrenza. Parliamo di un dolce dalle origini antiche che i maggiori intenditori fanno risalire alla tradizione araba: le "spinci".

Il nome "spinci" deriva dal latino "spongia", ovvero spugna, e questi a sua volta dal greco "sfoggia".
Dunque frittelle morbide, gustose e asimmetriche, che sembrano delle vere e proprie spugne. In molti però, identificano l'origine del vocabolo nel termine arabo "sfang" col quale viene indicata una frittella di pasta addolcita con il miele e, in effetti, si tratta di un particolare tipo di frittella, ossia un dolce a base di pastella fritta in abbondante olio o strutto caldo.
Nonostante la fantasia dei pasticceri, le "spinci" non sono mai state trasformate significativamente dalla cultura siciliana, anzi sono rimaste identiche a quelle della tradizione araba.

In Sicilia le spinci sono dedicate a San Giuseppe, il santo protettore degli umili, come umili sono gli ingredienti del dolce. Viene preparato, quindi, per la festa del papà, ma nelle altre regioni d'Italia, è un piatto degustato per San Martino, per l'Immacolata o per Natale; inoltre in alcuni paesi non è un dolce ma un piatto salato dal preparato completamente diverso da quello siciliano.
Oggi le spinci sono facilmente reperibili in ogni pasticceria siciliana. In passato la loro preparazione (tutt'altro che semplice) era affidata alla maestria delle donne. Con un dispendio di energie non indifferente bisogna lavorare l'impasto in maniera continua al fine di fargli incorporare la maggior quantità d'aria per rendere le spinci morbide e tenere sotto controllo la temperatura al momento della frittura dell'impasto. Questo particolare tipo di lavorazione consente alle spinci di gonfiarsi diventando soffici e dorate.

Spincia, sfincia, sfincitedda e sfinciuni indicano prodotti diversi, appartenenti ora a preparazioni salate, ora a preparazioni dolci, provenienti ugualmente dalla stessa famiglia delle spinci. Esistono, quindi, vari tipi di spince; qui di seguito vi proponiamo quelle più gettonate e conosciute!

  • SPINCI
Ingredienti
½ litro d’acqua
100gr di burro
300gr di farina
7 uova
Un pizzico di sale
Zucchero

Preparazione

Sciogliere il burro in un tegame con l’acqua e aggiungere un pizzico di sale. Quando il burro è sciolto, spegnere il fuoco e unire la farina a mestoli, mescolando ogni volta, in modo da incorporarla bene senza creare grumi. Lasciare raffreddare per 20 minuti e successivamente incorporare le uova una a una, mescolando ogni volta. Quando l'impasto è omogeneo, lasciarlo riposare per 30 minuti. Scaldare l'olio di semi in un tegame (meglio se con cestello) e, quando è bollente, friggere l'impasto, pescandolo con il cucchiaio. Quando sono ben dorate, scolare le spince e deporle su carta assorbente. Spolverare con zucchero.

  • SPINCI RIPIENI CON CREMA DI RICOTTA O CON CREMA PASTICCERA
Ingredienti
450gr di farina
8 uova
Un pizzico di sale
2 bustine di lievito
2 bustine di vanillina
Zucchero
Crema di ricotta o crema pasticcera q.b.

Preparazione
In una ciotola mescolare farina, lievito, vanillina e sale. Versare tutto in un frullatore e aggiungete le uova. Continuare a frullare e lasciare riposare l’impasto per circa 15 minuti. Scaldare l’olio di semi in un tegame e, quando arriva a temperatura alta, prendere l’impasto con un cucchiaio dandogli una forma arrotondata e metterlo a friggere. Quando diventano dorate, uscire le spince dall’olio e metterle a scolare su carta assorbente. Tagliarle trasversalmente e farcirle con crema pasticcera o con crema di ricotta. A piacere, si possono anche aggiungere gocce di cioccolato o frutta candita. Infine passarle nello zucchero e servirle.

  • SPINCI DI RISO
Ingredienti
375gr Latte
250gr Riso bianco
50gr Farina
50gr Zucchero
5gr Lievito di birra
Cannella in polvere q.b.
1 Arancia

Procedimento
Versare in un recipiente il latte e un uguale quantitativo di acqua, metterlo sul fuoco e appena alzerà il bollore unire il riso: quando sarà cotto toglierlo dal fuoco e lasciarlo così, come si trova. Una volta freddo, aggiungere la scorza grattugiata di mezza arancia, un pizzico di cannella, 25 gr. di zucchero, la farina e il lievito di birra. Mescolare bene, quindi porlo in luogo tiepido lasciandolo lievitare per due ore. Metterlo allora su un tagliere di legno o su un ripiano e con una spatola staccare con garbo il composto dandogli una forma più allungata e spingendolo nell'olio bollente. Lasciare dorare le spince e appena tolte dall'olio passarle nello zucchero e servire.

  • SPINCI CON UVA PASSA
Ingredienti
500 gr. di farina
1 cubetto di lievito per pane
100 gr. di uva passa
zucchero
sale.


Procedimento
Porre la farina in un'ampia scodella e unirvi il lievito, il sale e 1 cucchiaio di zucchero, aggiungere poco alla volta dell’acqua tiepida continuando a rimestare aggiungendo poco alla volta l’uva passa previamente fatta rinvenire in acqua tiepida, sbattere energicamente il composto con un cucchiaio di legno fino a quando non si attaccherà più al cucchiaio.
Coprire la scodella con un tovagliolo e lasciar riposare fino a lievitazione.
Preparare una casseruola nella quale già sfrigoli olio d’oliva in abbondanza e versare singole cucchiaiate del composto; farle dorare (friggendo si gonfieranno vistosamente) e deporle su dei fogli assorbenti. Sistemarle in un vassoio spruzzandole di zucchero.

Buon Appetito!!!







domenica 14 marzo 2010

Luoghi e parole


Sotto "Luoghi e Parole" raccoglieremo immagini di luoghi nei dintorni di Gioiosa Marea, luoghi ignoti ai più, e che val la pena visitare per le loro bellezze naturali.


  • "Era il tramonto di un giorno tempestoso e l'occidente mutava l'onda in fiamme nel suo ardente braciere"([V. Hugo]) quando ci trovammo a scattare questa foto in contrada Santa Domenica, una delle zone più sopraelevate di Gioiosa Marea. Dalla "panoramica", costeggiata dalle vigne, verso i ruderi di Gioiosa Guardia, capita, a volte, d'essere sorpresi dalla sera e assistere a spettacoli silenziosi della natura, come questo:


Nella foto (da sinistra a destra): il Monte Castelluccio, Capo d'Orlando, la Pineta di Piraino. Santa Domenica può essere raggiunta in macchina da Gioiosa Marea in circa 15-20 minuti. Percorrere la strada che costeggia il torrente Zappardino finché non svolta per contrada Maddalena, quindi raggiungere contrada Francari e continuare fino al bivio per Motagnareale.