domenica 18 marzo 2012

"U iammaru" ovvero il granchio di fiume

granchio di fiume, potamon fluviatilis
U iammaru (potamon fluviatilis)
Elusivo abitante delle nostre campagne è il granchio di terra (o di fiume), localmente noto come “u iammaru”, etichettato come  “potamon fluviatilis” dall’uomo con gli occhiali. Pare che sia l’unico brachiuro d’acqua dolce presente in Italia. Lo si trova nelle contrade di  Gioiosa in zone umide e ombrose nei pressi di corsi d’acqua, nei valloni e negli agrumeti dove dimora in colonie tipicamente costituite da una decina di esemplari. Le dimensioni del carapace non superano i 5 centimetri. Vive bene in limpide acque correnti, ma si adatta a pozze stagnanti e acque non proprio pulite. Dalle nostre parti ci si può imbattere nelle sue tane lungo i rivoli che si dipartono dalle numerose “gibbie” (le vasche usate per la raccolta d’acqua a scopo agricolo) nascoste tra gli aranci. E’ particolarmente attivo in primavera, nelle ore serali del periodo estivo e in autunno, ma viste le temperature miti, nei pressi del “ciummo” (il torrente Zappardino) non è difficile osservarlo anche in Inverno.

E’ una creatura alquanto riservata che evita volentieri il contatto con l’uomo rifugiandosi nelle sue tane, o mimetizzandosi tra le pietre e la vegetazione, al minimo rumore. Tuttavia, messo alle strette si difende fieramente con l’ausilio delle robuste chele.

Come distinguere maschi e femmine? Ci sono almeno due caratteri distintivi: primo, i maschi sono caratterizzati da eterochelia (una chela, tipicamente le destra, è più grande dell’altra). Tuttavia l’asimmetria può essere legata ad una recente autotomia (perdita della chela a scopo difensivo – similmente alle lucertole che volontariamente perdono la coda, i granchi possono “disfarsi” di una chela, che ricrescerà, per sfuggire ad un predatore). Il secondo carattere, probabilmente meno ambiguo, è la forma dell’addome: triangolare nei maschi, rotondo nelle femmine (alcune foto che mostrano le differenze).

Nel periodo riproduttivo (Giugno - Settembre) i maschi ingaggiano lotte per il diritto all’accoppiamento. Le femmine depongono fino a 200 uova custodite in una sacca addominale e, una volta nati, i giovani granchi sono accuditi e trasportati dalla madre per circa due settimane. Poi, ognuno per la sua strada. Si cibano di insetti, larve di insetti, lombrichi, pesci (assenti nelle nostre campagne, ma sono stati avvistati granchi che acquistavano pesce fresco dai pescivendoli della zona), molluschi e vegetali.

Non è raro trovarne i carapaci e le chele, resti di predazione da parte di volpi, donnole, ratti, uccelli rapaci, ma anche idioti a due gambe che li ammazzano per i più ignobili e futili motivi.

Nell'arco della mia stramba vita ho trovato tre colonie di granchi nella zona del ciummo, ognuna separata un paio di chilometri dall'altra. Di queste, una è sparita per cause antropiche (spero sempre che abbia trovato un posto migliore), una resiste indomita alla stupidità umana e dell'ultima non ho notizie da anni perché  un pò fuori mano.

Sarebbe interessante provare a dedurre, approssimativamente, la distribuzione di questi animali sul territorio gioiosano. Li avete mai visti? Dove? Sconsiglio di indicare i luoghi con dovizia di particolari per la salvaguardia degli animali stessi.

Fonti e approfondimenti:
Natura mediterraneo 
Wikipedia 

domenica 11 marzo 2012

I suggerimenti dei cittadini di Gioiosa Marea per un nuovo programma amministrativo

Si conclude così l'iniziativa delineata in Gioiosa Marea, verso un nuovo programma amministrativo (?). Suggerimenti e idee per un nuovo programma sono stati inviati sul gruppo facebook gioiosani e su questo blog, quindi sottoposte a discussione. Le varie proposte sono state raccolte in ordine di apparizione in un unico documento scaricabile a questo link. In base alle nostre competenze, in base ai nostri interessi ed esperienze, abbiamo evidenziato problemi locali che sarebbe opportuno risolvere e abbiamo suggerito iniziative che potrebbero essere realizzate a beneficio della comunità gioiosana.

Quelle riportate nelle pagine del documento sono, chiaramente, sintetiche bozze di quelli che, ci si augura, potrebbero essere i corrispettivi progetti finali sviluppati da figure competenti e dedicate della prossima amministrazione. Quindi siano, queste “proposte”, da intendere come suggerimenti ai futuri amministratori di Gioiosa Marea. 

Dalle pagine che seguono emerge, forte, il diffuso desiderio di una più attenta cura del territorio, dalla raccolta differenziata alla valorizzazione dei patrimoni archeologici e dell’agricoltura locale, alla sicurezza della viabilità stradale fino al recupero del cielo stellato. Ma non c’è solo questo. Leggere per credere!

Ringrazio, per il loro contributo, Vincenzo Amato, Domenico Barnà, Tindaro Buzzanca, Basilio La Galia, Vincenzo Lupica, Francesco Marino, Tino Mastrolembo Ventura, Giusy Pizzo, Giovanna Salis, Giovanni Sorbera e Davide Ventura. 

Dedichiamo questo lavoro ai futuri amministratori del nostro paese, Gioiosa Marea.

sabato 3 marzo 2012

Proposte per un nuovo programma amministrativo - last call

In risposta all'iniziativa delineata in Gioiosa Marea, verso un nuovo programma amministrativo (?)  suggerimenti e idee per un nuovo programma sono stati inviati sul gruppo facebook gioiosani e su questo blogLe varie proposte sono state raccolte in ordine di apparizione in un unico file - in fase di elaborazione - scaricabile a questo link.

Visto l'avvicinarsi delle elezioni (6-7 Maggio) pubblicherò la versione definitiva del documento entro il prossimo fine settimana (10-11 Marzo) così che i prossimi candidati amministratori di Gioiosa, se lo riterranno opportuno, avranno tutto il tempo di leggerlo e trarre ispirazione per i loro programma.

Quindi, invito chiunque volesse contribuire con nuove proposte, o suggerire migliorie a quanto già inserito, a comunicarmelo entro e non oltre la data sopra indicata. I messaggi possono essere inviati a le.davide @ tiscali.it o postati direttamente su questo blog. Grazie per la collaboration.