C’erano

Non poteva la nostra memoria, in queste sere d’Inverno, tra tombole e sett’e mezzo, non andare a quei tempi, quando Padre Carmelo, sull’esempio di Padre Pippo, faceva la tombola alla radio dalla chiesa di Casale, fredda e umida, allora come oggi. “Unni Ricu” e “unni Luigi” si compravano le schede per giocare da casa. Poi, a sera, Padre Carmelo e qualche decina di parrocchiani, tra sciarpe e giubbotti imbacuccati, cominciavano la tombolata in quella chiesetta alta dove il vento soffia forte e irrispettoso. Il gioco, trasmesso alla radio, era seguito da casa, da tutte le contrade, e una telefonata a Casale avvertiva dell’avvenuto ambo, terna o quaterna o quel che fosse. Poi si ritiravano i premi.
Un affettuoso saluto a Padre Carmelo che, in quegli anni, ci dedicò il suo tempo e la sua concretezza.