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sabato 27 giugno 2020

Cuda i rattu

21 Maggio 2020. Gioiosa Marea. Una virgola scura si dipartisce dalla nuvola nera. Si allunga, sottile raggiunge il mare dove l’acqua vortica e in cielo sale. Una voce del passato grida: “Cuda i rattu!” E il marinaio, coltello in mano, recita grave: “Tagghia, tagghia, falla presto cu ssa punta di cuteddu, cuda i rattu e malannata non si pigghia cchiu un paceddu”. 

Su le barche di una volta si tentava di “tagliare” la “coda di ratto” con un coltello e una preghiera. 
Parliamo di questo fenomeno meteorologico, affascinante e distruttivo, con Carlo Lacagnina, fisico dell’atmosfera, attualmente presso il Centro Nacional de Supercomputacion di Barcelona.



Carlo, a quale fenomeno abbiamo assistito? Si tratta di una tromba marina.

E’ diverso da un tornado? Il tornado si sviluppa sulla terraferma. La tromba marina sull’acqua. Il fatto che si sviluppi sull’acqua fa sì che abbia una potenza minore del tornado. 

Perché? La potenza dipende dalla differenza di temperatura tra la superficie (terrestre o acquatica) e l’aria fredda soprastante. Tipicamente questa differenza è superiore sulla terraferma, specie in zone fortemente antropizzate dove c’è molto asfalto e cemento. Poiché l’acqua ha un calore specifico elevato, essa impiega molto tempo a scaldarsi (si dice che ha un’elevata inerzia termica - cioè tende a restare alla stessa temperatura). Quindi, sul mare è raro trovare un’elevata differenza di temperatura rispetto all’ambiente circostante.

Come si genera una tromba marina? Non è semplicissimo spiegare questo fenomeno senza l’ausilio di qualche grafico e disegno, ma proviamoci: è necessario che si formi una zona d’aria calda e umida in basso (vicino alla superficie del mare) e una zona d’aria fredda e secca in alto. Non è difficile che questo accada, infatti la superficie del mare (o della terraferma) si scalda perché irradiata dal sole; l'aria soprastante, invece, viene riscaldata dal calore trasportato dalla superficie, tuttavia l'aria è un buon isolante termico, cioè trasmette male il calore, e quindi è facile che si creino forti differenze termiche tra la superficie e l'aria soprastante. 

Quindi: aria calda e umida in basso, aria fredda e secca in alto? Sì. Questa è una configurazione instabile: l’aria fredda è più densa di quella calda, perciò comincia a scendere. Viceversa, l’aria calda è meno densa e quindi sale. Salendo, la bolla d’aria calda si raffredda e l’umidità in essa contenuta condensa in goccioline d’acqua. Si forma una nuvola. Ora entra in gioco l’altro ingrediente fondamentale: la presenza del “jet stream”.

Jet stream? Anche nota come “corrente a getto”, è causata da un flusso d’aria che dai tropici cerca di spostarsi verso i poli per riequilibrare la differenza termica, ma non ci arriva, causa la rotazione terrestre, generando piuttosto una corrente che si sposta da ovest a est.

Quindi da Palermo verso Messina. Esattamente. Quando la nube incontra la corrente a getto, ecco che la sommità della nube è trascinata più a est rispetto alla sua base. Di conseguenza c’è uno sfasamento tra la corrente ascensionale e la corrente discensionale. Tale sfasamento contribuisce a rafforzare questo moto d’aria calda verso l’alto e il moto dell’aria fredda verso il basso. 

Quindi la tromba marina in genere si sposta da ovest verso est? Sì. Segue la corrente a getto. In questa pagina possiamo vedere le predizioni per la posizione della corrente. 
In aggiunta a questo moto da ovest verso est ci sono dei moti erratici su scala più piccola. Dipendono sia dai dettagli della corrente a getto che dalla temperatura della superficie del mare.

E l’origine del moto rotatorio? Te lo dico subito: la forza di Coriolis non centra in maniera diretta (ha effetti su scale dell’ordine di centinaia di kilometri). Così come non centra nulla nella rotazione dell’acqua nel lavello. Ecco, parlando di lavello, i fenomeni che entrano in gioco nel determinare la rotazione della tromba marina sono simili a quanto accade in un lavandino pieno d’acqua quando si rimuove il tappo. 

Proviamo a spiegare il processo? Nel lavello l'acqua più vicina allo scarico viene attirata verso una zona di convergenza (lo scarico) lungo tutte le direzioni. Focalizziamoci su una direzione (anche detta linea di convergenza) e immaginiamo che l’acqua sia costituita da una serie di strati sovrapposti. Mentre l'acqua si muove verso lo scarico si trascina per viscosità l'acqua dello strato superiore, ma la frizione fa in modo che quest’ultima non possa seguire esattamente la stessa direzione dell'acqua sotto. La linea di convergenza superiore devia leggermente - verso destra o verso sinistra, in funzione della conformazione dello scarico e della rotazione impressa inizialmente. Si innesca, così, il moto rotatorio, ma non c'è nessun verso di rotazione preferenziale. La rotazione è determinata dall’inerzia che induce l'acqua nel lavello a mantenere il senso di rotazione iniziale. Tuttavia, uscendo dal nostro lavandino e tornando alla tromba marina, è anche vero che la maggior parte delle trombe marine ruotano in senso antiorario!

Ma la famosa forza di Coriolis non c’entra? Non c’entra in maniera diretta. La tromba marina è troppo concentrata nello spazio e nel tempo per esserne influenzata. 

Allora perché la maggior parte delle trombe marine ruotano in senso antiorario? Trombe marine e tornado si formano quando ci sono le condizioni giuste per i temporali. Questi si verificano  in seno ad una più vasta zona di bassa pressione, ed è la zona di bassa pressione che gira in senso antiorario a causa della forza di Coriolis. In tal modo si impartisce il senso di rotazione iniziale alla tromba marina. A volte, però, il temporale ha una natura così locale da essere disconnesso dai sistemi a più grande scala, come appunto le basse pressioni. In questo caso la tromba marina può iniziare il senso di rotazione in qualunque direzione. Da notare come temporali molto locali hanno solitamente troppa poca energia e difficilmente sono accompagnati dalla corrente a getto. Quindi, difficilmente producono trombe marine. Questo spiega come mai la maggior parte delle trombe marine ruotano in senso antiorario nel nostro emisfero.

E la famigerata “coda di ratto”? Si forma perché l'aria fredda che si riversa nella zona discensionale viene risucchiata dalla zona ascensionale dove si trova la tromba marina. L'aria che viene risucchiata, essendo fredda, fa condensare l'umidità in risalita ad altezza inferiore rispetto al resto della nube, creando la “coda”.


Tromba marina con morfologia "coda di ratto".


Quanto dura una tromba marina? Pochi minuti. Mezz’ora massimo. Può esaurirsi perché la sua base incontra una zona d’aria fredda (e.g. legata alla presenza di una corrente marina fredda, o legata alla presenza di vegetazione, quando si parla di un tornado). Oppure la corrente a getto si è spostata.

Quindi vengono a mancare quelle condizioni che generano l’instabilità alla base e in cima. Esatto.

Nel video vediamo che la tromba marina è accompagnata dalla grandine. I due fenomeni sono correlati? Ricordiamo che, in generale, la grandine si forma quando le gocce d’acqua sono immerse in aria fredda e sono intrappolate in una corrente che le porta su e giù. Durante questo ciclo si forma il granello di ghiaccio - che cresce quando entra in contatto con le gocce d’acqua presenti nell’ambiente circostante. Più a lungo il granello è intrappolato nella corrente, più cresce. A un certo punto diventa così pesante che la corrente ascensionale non riesce più a sorreggerlo, e cade. Le condizioni che generano la tromba marina sono, a volte, quelle giuste per indurre la grandine. Ma non si verificano sempre.

L’inquinamento e le attività antropiche hanno un ruolo nella formazione di tornado e trombe marine? E’ un tema attualmente molto discusso. Certamente possiamo dire che la cementificazione crea condizioni favorevoli per la formazione di tornadi. Come si diceva sopra, serve una bolla d’aria calda vicino alla superficie terrestre. Cemento e asfalto sono perfetti in questo.

Gli alberi, dunque, ci salveranno? La vegetazione mitiga il fenomeno, ma i tornado ci sono sempre stati. Diventano, però, più distruttivi a causa del riscaldamento globale perché c’è più energia e umidità per alimentarli. Inoltre, gli aerosol presenti nell’aria inquinata creano molti nuclei di condensazione, producendo molte goccioline d’acqua non pesanti a sufficienza per cadere. Queste rimangono in sospensione fino a quando l'umidità sale a tal punto che cadono tutte insieme inducendo mini alluvioni.

Stiamo parlando delle famigerate bombe d’acqua? Proprio loro.

E’ possibile predire la formazione di una tromba marina? Difficile. Sono fenomeni molto concentrati nel tempo e nello spazio (durano pochi minuti e interessano aree molto piccole). Possiamo solo dire quando è probabile che si formino. E tipicamente i nostri modelli non hanno la risoluzione necessaria per questi eventi.

Abbiamo cominciato questa intervista ricordando l’antica usanza dei pescatori di “tagliare” la coda di ratto con formule e preghiere. Concludiamo con uno sguardo al presente e al futuro. Esistono tecniche che permettono di dissolvere una tromba marina? Bisognerebbe destabilizzare le correnti che la alimentano. Nel settore agricolo si prova ad usare cannoni acustici contro i tornadi: “sparano” un’onda acustica che dovrebbe perturbare le correnti, ma non hanno la potenza necessaria per riuscirvi. La loro valenza è praticamente uguale alle formule marinare. 

Cioè nulla. Infatti. L’approccio più promettente consiste nell’inseminare chimicamente la parte superiore della nube (si è fatto con gli uragani) in modo che si scaldi a causa di reazioni esotermiche (cioè che liberano calore). In tal modo si perde l'instabilità dovuta alla presenza di aria fredda sopra e aria calda alla base. Ma ci devi arrivare sopra una nube così instabile senza precipitare!

Grazie per le delucidazioni! Figurati, alla prossima.


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Video: Giovanni Scirocco
Foto: Tindaro Buzzanca
Consulenza folkloristica: Prof. Rosalia Perlungo
Intervista e testi: Davide Lena e Giusy Pizzo


sabato 28 maggio 2016

Pioggia e sabbia

Poche settimane fa Gioiosa Marea e i suoi dintorni sono stati interessati dal noto fenomeno della pioggia sporca. "Piove terra!" Si gridava, tanto per le rasole d'aranci quanto lungo la Nazionale. Donne s'adoperavano per portare al riparo i vestiti appena stesi, altri guardavano con impotenza la panda appena lavata in balia dei goccioloni sporchi.
In cosa consiste esattamente questo graditissimo fenomeno naturale? "E' la sabbia del deserto!" scandisce un coro onnipresente. E questo, grosso modo, lo sappiamo, ma vorrei scoprirne di più.
Parliamone con Carlo Lacagnina, fisico dell'atmosfera presso l'istituto SRON di Utrecht, in Olanda.

>> Carlo, a cosa è dovuto questo fenomeno della pioggia sporca?
Ecco il fatto: in autunno e primavera, i venti che soffiano sul deserto del Sahara possono avere una componente lungo la direzione sud-nord, la cosiddetta "componente meridionale". Questi venti prelevano sabbia dal deserto trasportandola verso nord. L'immagine ripresa dal satellite mostra una perfetta visione del fenomeno.

sabbia del sahara sulla sicilia
Sabbia sul Mediterraneo. Foto: NASA, Visible Earth.

>> Perchè non ci arriva solo una ventata di sabbia, ma della pioggia sporca?
Perchè l'aria secca del deserto si inumidisce un po' passando sopra il Mediterraneo e l'acqua condensa facilmente attorno ai granelli di sabbia. A questo punto possiamo immaginare di avere un granellino, il nucleo (dalle dimensioni molto ridotte, parliamo di micrometri, millesimi di millimetro), e attorno un guscio d'acqua. Queste particelle si aggregano formando delle strutture sempre più grandi.

>> Insomma, la gocciolina d'acqua cresce.
Esatto. Una volta che la gocciolina raggiunge dimensioni dei 100 micrometri - 1 millimetro, ecco che non riesce più a fluttuare nell'atmosfera. A causa della forza di gravità la gocciolina comincia a cadere.

>> E così si forma la pioggia.
Non sempre. Se l'atmosfera è secca, allora la gocciolina d'acqua evapora prima di arrivare a terra. Altrimenti sì, abbiamo la pioggia. Quella "sporca"! Una volta che la goccia d'acqua arriva a terra, ecco che l'acqua evapora, ma il suo nucleo di minerali non solubili rimane, lasciando quel tipico residuo di sabbia fine.

>> Fenomeno tanto odiato.
Ingiustamente. La pioggia ripulisce l'atmosfera dalla polvere, e l'intero fenomeno favorisce la circolazione di minerali: la sabbia del Sahara è ricca di ferro, fosfati e altri minerali che fertilizzano il terreno.

>> Qual è l'effetto climatico della presenza di sabbia nell'atmosfera?
La sabbia funziona da schermo contro la radiazione solare e limita la formazione di uragani in Atlantico.

>> Quindi in quei giorni la temperatura dovrebbe calare? Di solito si crepa dal caldo.
Il caldo è dovuto al fatto che il vento proviene dal Sahara, quindi trasporta aria calda, ma la sabbia sospesa nell'atmosfera ci scherma dal sole.

>> Fin dove arrivano queste piogge?
Possono anche raggiungere le regioni del nord Europa e i Caraibi!
Quindi, nonostante i suoi effetti cosmetici poco gradevoli, assistiamo ad uno straordinario fenomeno della natura che, dal deserto del Sahara, preleva sabbia ricca di minerali e li ridistribuisce lontano dal Sahara, fertilizzando i terreni.

>> Grazie, Carlo!
Prego…caffè?
>> Andiamo!

lunedì 2 febbraio 2015

Gioiosa Marea: pubblica illuminazione a LED…!

Risale a pochi giorni fa la notizia di un progetto che prevede l'installazione di LED presso la villa comunale di San Giorgio. Secondo il comunicato: "I LED abbassano i consumi, migliorano la resa cromatica (ovvero ci permettono di distinguere meglio i colori) e riducono l'inquinamento luminoso".

Riducono l'inquinamento luminoso? Dipende dal tipo di LED. Supponiamo per un momento che i lampioni siano ragionevolmente bassi, con minima dispersione laterale di luce, e nessuna emissione verso l'alto. A questo punto, l'ultimo parametro da verificare è il tipo di radiazione emessa, ovvero quali sono le caratteristiche della luce che proviene da queste lampade. Se i LED impiantati sono i famigerati LED bianchi, ebbene il problema dell'inquinamento luminoso non è stato risolto, anzi, è stata introdotta una nuova, seria complicazione. I LED bianchi emettono una componente di luce blue che risulta molto efficiente nel disturbare i cicli biologici del corpo umano. Più nello specifico: la luce blue è molto efficiente nell'inibire la produzione di melatonina, una sostanza prodotta durante le ore di buio che, tra le altre cose, ci protegge dall'insorgere di certi tipi di cancro. Molti studi hanno evidenziato una relazione tra soppressione di livelli di melatonina e incidenza di cancro al seno.

Una soluzione? Applicare un filtro che elimini l'emissione blue.
Invito gli amministratori di competenza a visionare il documento a questo link, dove fornisco maggiori dettagli e proposte risolutive. Mi auguro, quindi, che si persegua l'obbiettivo del risparmio energetico con soluzioni che tutelino la salute dei cittadini.

Sulla destra: rappresentazione della radiazione
emessa da un LED bianco (il grafico è anche noto
come "spettro"). Si noti il picco di emissione
blue (dannosa).

spettro led bianco filtrato
Spettro del LED dopo aver applicato il filtro. Com'è 
evidente, l'emissione blue è stata soppressa.
…sì, un seno in ottima salute è riportato a sinistra.

lunedì 19 gennaio 2015

Gioiosa ha detto no

Convinti d'inseguire il benessere, il progresso, apriamo le porte a tecnologie, innovazioni, di cui spesso ignoriamo gli effetti collaterali. Negli ultimi decenni Gioiosa Marea è stata interessata da uno scriteriato e selvaggio proliferare di lampioni per l'illuminazione pubblica, inasprendo il problema del cosiddetto "inquinamento luminoso", ovvero la perdita del buio notturno. Ho già scritto e detto numerose volte dei seri effetti che questo produce sulla salute umana e sulla fauna locale. L'ho fatto sui siti gioiosani, tramite lettere aperte agli amministratori, tramite "I suggerimenti dei cittadini per un nuovo programma amministrativo", durante le osservazioni astronomiche che ho più volte organizzato. Per i lettori più zelanti qui allego solo una breve nota reperibile a questo link.

Contrastare l'inquinamento luminoso richiede una scelta oculata dei lampioni. Per esempio è bene che la lampadina sia nascosta dalla visione diretta, che gli impianti di illuminazione siano bassi, con minima dispersione laterale, con luce arancione (ecco una vignetta illustrativa). Impianti con alcune di queste caratteristiche si vedono lungo il torrente Zappardino, dal lato Piraino. 
Gioiosa, invece, imperterrita dice "no": si continuano ad installare lampioni alla vecchia maniera: numerosi, alti, con luce bianca e lampadina ben visibile (senza plafoniera piatta). Ecco un esempio:


Esempio di recente impianto nei pressi del cimitero.

In contrada San Francesco si realizzano finalmente i "Lavori di recupero e sistemazione del borgo…". Quando anni fa cercai di ottenere informazioni sul tipo di illuminazione che avrebbero usato, mi liquidarono, allora come ora, con un "il progetto è già stato fatto". Probabilmente riceveremo un'altra cinquantina di lampioni inappropriati ("lanterne artistiche") accesi mediamente otto ore a notte per trecentosessantacinque notti all'anno. 

Gioiosa, più volte autoproclamatasi "perla del Mediterraneo" e meta turistica, offre ben poche attrazioni in aggiunta ad un mare periodicamente invaso dai liquami fognari. Una di queste attrazioni *dovrebbe* essere quel cielo stellato che non appartiene al quotidiano del tanto conteso turista metropolitano. Tuttavia le amministrazioni fanno orecchie da mercante e i cosiddetti agriturismi locali fanno a gara a chi s'illumina di più.

"Cura del territorio", "sviluppo eco-sostenibile", restano stalloni di battaglia da campagna elettorale. Nelle stalle aspettano la prossima parata. Ogni tanto riecheggia un nitrito che poi si perde nel maestrale. Verrà il giorno in cui saremo amministrati da figure professionali, preparate, con un interesse genuino verso il territorio e la popolazione? Ma soprattutto, verrà il giorno in cui gli interventi sul territorio saranno davvero delle migliorie?

domenica 29 settembre 2013

Aperto il bando per i cantieri di servizi 2013 presso il Comune di Gioiosa Marea


Bando per la selezione dei soggetti da utilizzare nei Cantieri di servizi da istituire presso questo Comune, finalizzati ad integrare o ampliare i servizi comunali, allo scopo di mitigare le condizioni di povertà ed emarginazione sociale scaturenti dalla carenza di opportunità occupazionali, giuste Delibere di Giunta regionale n. 202 del 6 giugno 2013, n. 241 del 3 luglio 2013 e della Direttiva assessoriale del 26 luglio 2013, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia, n. 39 del 23 Agosto 2013.

 PREMESSA

Questo Comune indice una selezione pubblica per la formulazione di una graduatoria per l’ammissione nei Cantieri di Servizi di prossima istituzione, finanziati dall’Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro ed aventi ad oggetto programmi di lavoro della durata di mesi 3, per l’integrazione o l’ampliamento dei servizi comunali, sia con riferimento agli ordinari compiti di istituto che per far fronte a situazioni straordinarie.
L’ammissione ai Cantieri di servizi non determina l’instaurazione di alcun rapporto di lavoro con il Comune e l’integrazione al reddito, erogata per 3 mesi, non può essere rinnovata.
Il programma di lavoro prevede un impegno orario pro-capite di 80 ore mensili.
Il trasferimento monetario è assegnato per le ore di effettiva presenza.
Gli interessati di età compresa tra i 18 e i 65 anni non compiuti, disoccupati o inoccupati che hanno presentato la dichiarazione di disponibilità presso il Centro per l’Impiego competente per territorio, ai sensi del D.Lgs 181/2000, ed in possesso dei restanti requisiti di ammissibilità, devono presentare, entro gg. 30 dalla pubblicazione del presente bando, istanza sul modello di domanda reperibile presso il Comune di Gioiosa Marea sito in via G.N. Gatto n° 115 o scaricabile, in formato Word, dal sito del Comune :www.netgov.it/gioiosamarea/home.do

 REQUISITI

Possono essere ammessi a partecipare ai Cantieri di Servizi i soggetti in possesso dei seguenti requisiti:
- Residenza nel territorio del Comune da almeno 6 mesi alla data di pubblicazione dell’avviso di selezione;
- Essere in possesso di redditi comunque percepiti e da chiunque erogati non superiore ad € 442,30 mensili, corrispondente all’assegno sociale anno 2013 per un soggetto che vive da solo. Per i nuclei familiari composti da due o più persone, tale soglia di reddito è determinata sulla base della scala di equivalenza allegata alla direttiva assessoriale del 26/07/2013, pubblicata sulla GURS n. 39 del 23/08/2013;
- Tutti i componenti del nucleo familiare devono essere privi di patrimonio sia mobiliare, sotto forma di titoli di Stato, azioni, obbligazioni, quote di fondi comuni di investimento e depositi bancari, che immobiliare, fatta eccezione per l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale, se posseduta a titolo di proprietà, il cui valore non può eccedere la soglia quantificata in € 100.000,00 ;
Non devono essere quantificati, in quanto non vengono considerati reddito:
gli assegni per il nucleo familiare ed assegni di maternità;
l’indennità di accompagnamento ai sensi della L. n. 18 del 11/02/1980;
l’indennità di frequenza concessa ai minori mutilati ed invalidi civili ai sensi della L. n. 289/90;
i contributi integrativi al pagamento dei canoni di locazione;
i contributi per i libri di testo e le borse di studio;
Il reddito da lavoro al netto da ogni ritenuta è considerato al 75% .
Tutti gli altri redditi percepiti devono essere dichiarati.
Per l’attività prestata sarà erogata una indennità corrispondente alla soglia di povertà del nucleo familiare del beneficiario. Tale soglia è calcolata secondo la scala di equivalenza sopra citata, detratti gli eventuali redditi posseduti, calcolati in dodicesimi di anno.

 ASSEGNAZIONE DEI POSTI DISPONIBILI

I posti disponibili saranno così assegnati:
giovani di età compresa tra i 18 e i 36 anni, nella misura del 50% ;
soggetti di età compresa tra i 37 e i 50 anni, nella misura del 20% ;
soggetti ultracinquantenni, nella misura del 20% ;
soggetti immigrati in possesso di regolare permesso di soggiorno per motivi di lavoro o per ricongiunzione familiare, nella misura del 5% ;
soggetti portatori di handicap, riconosciuti dalla competente commissione sanitaria, nella misura del 5%.
 Nel caso in cui non fosse possibile, per carenza di istanze, rispettare le percentuali di riserva a favore dei soggetti portatori di handicap e quella a favore degli immigrati, i posti disponibili verranno assegnati alla fascia di età con il maggiore numero di istanze di partecipazione presentate.
Ove, per contro, non fosse possibile garantire ad entrambe le suddette categorie la percentuale di riserva, avrà la precedenza il nucleo familiare con minore reddito e maggior numero di componenti.
L’istanza può essere presentata da uno o più componenti dello stesso nucleo familiare, in possesso dei prescritti requisiti, fermo restando che potrà essere inserito nei programmi di lavoro un solo componente per nucleo familiare. I soggetti in possesso dei requisiti per essere ammessi in più di una fascia di riserva ( età, immigrato, portatore di handicap) devono indicare la fascia nella quale chiedono di essere inseriti.

 DOCUMENTI DA ALLEGARE

Alla domanda di partecipazione non deve essere allegata alcuna certificazione eccezione fatta per la fotocopia del documento di riconoscimento dell’istante, in corso di validità.
Le dichiarazioni rese dagli interessati ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28/12/2000, n. 445saranno oggetto di verifiche e controlli diretti ad accertare la veridicità delle informazioni fornite.
In caso di dichiarazioni mendaci i beneficiari, oltre ad incorrere nelle sanzioni penali previste dalle leggi vigenti, sono tenuti alla restituzione delle somme indebitamente percepite che il Comune riutilizza per gli stessi fini.
I dati saranno detenuti e trattati ai sensi delle vigenti norme sulla privacy.
Il Comune verificate le domande di partecipazione regolarmente pervenute ed accertato il possesso dei requisiti da parte dei richiedenti, redigerà le graduatorie dei soggetti da ammettere nei programmi di lavoro ( una per ogni categoria prevista) da pubblicare all’Albo pretorio del Comune e nel sito istituzionale, entro 30 giorni dal termine ultimo di presentazione
Nei successivi gg. 10 dalla pubblicazione della graduatoria potranno essere presentate dagli interessati osservazioni o richieste di rettifica, per eventuali errori materiali.
Decorso tale termine ed effettuate nei successivi 10 gg. le rettifiche in accoglimento delle osservazioni o richieste di correzione pervenute, le graduatorie diventano definitive.

 TERMINE DI SCADENZA

Le istanze di partecipazione alla selezione pubblica dovranno essere consegnate o dovranno pervenire a mezzo servizio postale entro il 30° giorno dalla data della pubblicazione del presente bando. Il Comune non risponde per eventuali ritardi nella consegna dell’istanza da parte dei Servizi di recapito all’uopo incaricati.
Non saranno ammesse le domande pervenute oltre il termine fissato.
La copia della Direttiva assessoriale del 23 agosto è pubblicata sul sito dell’Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro: www.regione.sicilia.it/lavoro/.
 Gioiosa Marea , lì 26/09/2013

 Il Sindaco   F.to (Dott. Eduardo SPINELLA)
Clicca qui per scaricare il modulo.

domenica 28 luglio 2013

Neri

Cara Campagna, 
ti scrivo ancora, dopo tanto tempo, perché, avrai sentito, si paventa all'orizzonte un fatto nefasto - no, non tanto per te, ché non importa a nessuno di cosa t'accada e pari essere lì per soddisfare i nostri bisogni - ma s'è sparsa la voce, a balzo di cervo, che il sindaco voglia portare dei neri nelle scuole di San Francesco! Sì, sì, tra le tue colline! Ma ti rendi conto? Vuole trasformare le scuole, in disuso dal prossimo Settembre, in centro di accoglienza per gli immigrati.

E' vero, abbiamo riempito i tuoi fianchi di chiesette con Madonne e bambin Gesù neri, ai quali baciamo piedi e mani, specialmente lì, vicino alle famigerate scuole, dove ogni Domenica portiamo fiori e preghiere a queste due figure che, a suo tempo, ci dicono, eran poveri fuggiaschi senza tetto, ma ora, nelle nicchie delle chiese, che sanno di muffa e di fiori marci, sono ben vestiti e d'oro incoronati; e facciamo tanto di pellegrinaggio per questa Madonna abbronzata del Tindari, ma per carità: dei neri veri nelle nostre campagne? Poveri, per giunta, senza una casa, in fuga da realtà terribili? Sì, come la Madonna e il bambin Gesù, ma che centra? Quello era duemila anni fa. Ora ci basta cambiargli i fiori il Venerdì. Non li ospitiamo in casa nostra.
E poi, sono brutti, lo cantiamo anche in chiesa, vi avevo pure dedicato una delle mie storielle campagnole (la riscrivo sotto, a fondo pagina).

E pure questo papa, cosa mette in testa alla gente coi suoi viaggi a Lampedusa? Era tanto caruccio e simpaticone finché benediva dalla finestra della basilica di San Pietro. Che questo nostro sindaco abbia sentito le sue parole? ("Viviamo in bolle di sapone, nell'indifferenza e bla bla bla bla ). A Gioiosa viviamo sì in bolle di sapone ma, questa, non buchiamola. 

Preghiamo la nostra Madonna nera che questa cosa non vada in porto.
Ti saluto adorata Campagna.
Dolcissimamente tuo,
Davide 

P.S. Si cara Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa, questi morti, sono soltanto vostri.

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Nigra

Lei, da quel “ma”, s'era sempre sentita offesa. Come se l'esser nera precludesse l'esser bella. C'erano racchiuse in quelle due lettere dodici secoli d'insofferenza per l'invasore. Poi s'erano aggiunte ignoranza, egoismo, pregiudizi.
Un tempo erano i Mori, più di recente disperati Africani.

Lei danzava, com'era solita, nella canicola di Luglio. In quel cedro libanese, ormai vecchio di mill'anni, ci avrebbe riposto volentieri dimora, ma era pieno di resine, colle, insetticidi giacché i tarli, ingordi sciacalli, avevano già fatto i loro porci comodi. I colori della statua rilucevano sotto i raggi del Sole mescolandosi a quelli della campagna con sapori di fuoco e terra. Le vesti, sinuose, rosse, si mescolavano, alla vista, cogli incendi che, in lontananza, rodevano, selvaggi e ingordi, la verde pelle delle colline. In quell'infocare d'Estate e dolo danzava pure la Madonna, portata a spalla sopra l'asfalto della contrada. 

La xilocopa, invitata dal gesto amico di madre e figlio, soprappensiero vi s'avvicinò e, dimentica degli astanti, andò per poggiarsi sulle dita del bambin Gesù.

--- Un tabbanu niuru! --- Gridò subito qualcuno che prontamente si sfilò la maglia scacciando la nera creatura immonda. Questa, sopraffatta dalla mossa, fu scaraventata in faccia a un portantino che fece per proteggersi; colpì, a sua volta, la xilocopa, che finì in terra, e andò per schiacciarla ma, nello zelo dello smaciullarla, spostò il suo peso sul brecciolino a bordo strada e scivolò miseramente. Nella confusione generale, la statua perse l'equilibrio e rovinò per il pendio. 

I chierichetti, più avanti, ancora cantavano, a squarciagola, “Sei nera, ma bella!” 

giovedì 20 giugno 2013

Il cinipide del castagno (Dryocosmus kuriphilus)

Il 2013 segna il boom della mosca cinese a Gioiosa Marea.
La mosca cinese (Dryocosmus kuriphilus), anche nota come vespa giapponese, o cinipide del castagno, è un imenottero parassita - indovinate di cosa? - del castagno. E' originario della Cina, ma pare sia giunto dal Giappone una decina di anni or sono espandendosi rapidamente nella penisola.
Causa una riduzione della fruttificazione fino al 50-70%,  riduzione dell'accrescimento legnoso, deperimento e morte della pianta.

Identificare una pianta colpita dal cinipide è semplice: l'imenottero provoca la comparsa di rigonfiamenti ("galle", foto sotto) in corrispondenza di germogli, infiorescenze e nervature delle foglie. Come nei migliori film di fantascienza, all'interno della galla si sviluppano le larve, tutte femmine, che, sfarfallate, sono già pronte a deporre fino a 150 uova. 
Per contrastarne l'espansione si bruciano i rami colpiti (per distruggerne le larve) e si libera neile zone d'avvistamento il loro parassita naturale: il torymus sinensis. In Giappone, il torymus ha abbattuto significativamente la popolazione del cinipide nel corso di un decennio.

Attenzione: la presenza della larva diventa evidente solo a Primavera con la formazione delle galle. E' quindi importante non introdurre, nel periodo invernale, piante che provengano da regioni infestate.

Gli avvistamenti dell'animale vanno segnalati al servizio fitosanitario localePer la provincia di Messina rivolgersi a:
Unità Operativa 118 Interventi per il controllo fitosanitario e del settore vivaistico (c/o Condotta
Agraria di Milazzo).
Responsabile Corno Graziano tel. 090 9281309 – 3666200205 Fax 090 9241686 Indirizzo Via dei
Mille, 54 98057 Milazzo (Me)
Mail: ipame.controlli@regione.sicilia.it

Galle di cinipide.
Sezione di galla con larve di cinipide.
La presenza di galle vecchie suggerisce che il cinipide
sia insediato a Gioiosa almeno dal 2012.


Foto: Tindaro Buzzanca
Fonti & Approfondimenti : 
3. Wikipedia (cinipide del castagno)
4. Natura Mediterraneo

venerdì 20 aprile 2012

Giornata dell'ambiente 2012

Chi la vuole il 22 Aprile, chi il 5 Giugno, a breve passerà per i calendari la giornata dell’ambiente. Che io sappia, e potrei non sapere abbastanza, a Gioiosa non è prevista nessuna attività per il troppo vicino 22 Aprile, né per il troppo lontano 5 Giugno.

Sebbene reiteratamente negli anni abbiano cercato d’ammazzarmi l’umore e gli entusiasmi con quella cancrenosa, rassegnata attitudine di pensiero secondo la quale “qua le cose funzionano così e non si possono cambiare”, spero vivamente che delle attività vengano organizzate per celebrare questa giornata. Attività che possano mostrare l’esistenza di tutti coloro che non si riconoscono in quanti hanno ridotto a uno schifo il nostro torrente, le nostre colline e quei fantastici valloni quasi inaccessibili dove sopravvivono paesaggi antichi, inselvatichiti, ma contaminati da sgargianti o arrugginiti rifiuti trascinati dalle acque nel corso di mesi e anni.

Lungo il torrente Zappardino, meglio noto nella mio vissuto come "u ciummu", abitano tante famiglie. E lungo le strade che lo costeggiano passano, giorno dopo giorno, decine di persone. Sarebbe un gesto significativo recarsi nel letto del torrente e, invece di foraggiarlo con nuova "munizza", pulire qualche metro di terra (per riscoprirvi, chissà!, qualcosa che abitava la nostra casa).

Infine, ci sono a Gioiosa studenti universitari di scienze (agraria, biologia, geologia, etc) e più avanzate figure professionali che potrebbero illustrare, con visite sul campo, o presentazioni “al chiuso” (auditoriumcineteatrosaladaballo) la fauna, la flora e le caratteristiche tipiche del nostro territorio. Non mancano neppure gli astrofili che potrebbero concludere l’evento con un’osservazione pubblica del meraviglioso cielo primaverile, ricco di pianeti di facile osservazione (Venere, Giove, Marte, Saturno), galassie e ammassi stellari.

Insomma, sarebbe una bella e istruttiva rivisitazione del nostro piccolo mondo, dai granelli di sabbia alle stelle del cielo. C'è tutto il tempo per prepararla.

Io intanto blatero e basta - perché, purtroppo o per fortuna, abito dall’altra parte del mondo.

Di tutto...con eternit, nei pressi di Gioiosa Guardia,
 zona Bedda (?) Muntagna, 2010.

Monnezza al Tramonto, zona Codda, 2009.

Vadduni 'i Maffitanu
(foce del torrente Zappardino), sempre.


Approfondimenti:
  1. Centro smaltimento rifiuti e amianto a Gioiosa 1.
  2. Centro smaltimento rifiuti e amianto a Gioiosa 2.
  3. Gita a Catelluccio, tra leggende e vergogne.
  4. Storie in fotografia (attenzione: foto in inglese).
  5. Giornata mondiale dell'ambiente.
  6. World Environment Day.

domenica 11 marzo 2012

I suggerimenti dei cittadini di Gioiosa Marea per un nuovo programma amministrativo

Si conclude così l'iniziativa delineata in Gioiosa Marea, verso un nuovo programma amministrativo (?). Suggerimenti e idee per un nuovo programma sono stati inviati sul gruppo facebook gioiosani e su questo blog, quindi sottoposte a discussione. Le varie proposte sono state raccolte in ordine di apparizione in un unico documento scaricabile a questo link. In base alle nostre competenze, in base ai nostri interessi ed esperienze, abbiamo evidenziato problemi locali che sarebbe opportuno risolvere e abbiamo suggerito iniziative che potrebbero essere realizzate a beneficio della comunità gioiosana.

Quelle riportate nelle pagine del documento sono, chiaramente, sintetiche bozze di quelli che, ci si augura, potrebbero essere i corrispettivi progetti finali sviluppati da figure competenti e dedicate della prossima amministrazione. Quindi siano, queste “proposte”, da intendere come suggerimenti ai futuri amministratori di Gioiosa Marea. 

Dalle pagine che seguono emerge, forte, il diffuso desiderio di una più attenta cura del territorio, dalla raccolta differenziata alla valorizzazione dei patrimoni archeologici e dell’agricoltura locale, alla sicurezza della viabilità stradale fino al recupero del cielo stellato. Ma non c’è solo questo. Leggere per credere!

Ringrazio, per il loro contributo, Vincenzo Amato, Domenico Barnà, Tindaro Buzzanca, Basilio La Galia, Vincenzo Lupica, Francesco Marino, Tino Mastrolembo Ventura, Giusy Pizzo, Giovanna Salis, Giovanni Sorbera e Davide Ventura. 

Dedichiamo questo lavoro ai futuri amministratori del nostro paese, Gioiosa Marea.

sabato 3 marzo 2012

Proposte per un nuovo programma amministrativo - last call

In risposta all'iniziativa delineata in Gioiosa Marea, verso un nuovo programma amministrativo (?)  suggerimenti e idee per un nuovo programma sono stati inviati sul gruppo facebook gioiosani e su questo blogLe varie proposte sono state raccolte in ordine di apparizione in un unico file - in fase di elaborazione - scaricabile a questo link.

Visto l'avvicinarsi delle elezioni (6-7 Maggio) pubblicherò la versione definitiva del documento entro il prossimo fine settimana (10-11 Marzo) così che i prossimi candidati amministratori di Gioiosa, se lo riterranno opportuno, avranno tutto il tempo di leggerlo e trarre ispirazione per i loro programma.

Quindi, invito chiunque volesse contribuire con nuove proposte, o suggerire migliorie a quanto già inserito, a comunicarmelo entro e non oltre la data sopra indicata. I messaggi possono essere inviati a le.davide @ tiscali.it o postati direttamente su questo blog. Grazie per la collaboration.

venerdì 24 febbraio 2012

Gioiosa Marea, verso un nuovo programma amministrativo (?) - Proposta 6

In risposta all'iniziativa delineata in Gioiosa Marea, verso un nuovo programma amministrativo (?)

N.B. suggerimenti e idee sono stati inviati sul gruppo facebook gioiosaniLe varie proposte saranno raccolte in ordine di apparizione in un documento - in fase di elaborazione - scaricabile a questo link. Chiunque volesse dare il proprio contributo può postarlo sul blog o inviarmelo all'indirizzo le.davide @ tiscali.it. Al fine di rendere più efficiente il completamento del documento consiglio di redigere le proposte nella forma suggerita (Titolo conciso e autoesplicativo, Descrizione del progetto/problema, modalità di realizzazione/risoluzione, benefici alla comunità). In tal modo le proposte non saranno rielaborate né stravolte nel contenuto.

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Progetto: Consorzio degli olivicoltori gioiosani

Suggerito da: Davide Ventura

Il problema: le nostre campagne sono cosparse di numerosi uliveti privati. Tipicamente questi producono una quantità di olio che supera il fabbisogno familiare, per questo in passato era comune che i proprietari vendessero una parte della produzione, tuttavia negli ultimi anni la quantità di olio venduto ha conosciuto un drammatico declino. Tra i motivi: scarsi incentivi statali/UE, la caduta del prezzo dovuto alla presenza sul mercato di prodotti che hanno prezzi nettamente inferiori a quelli di un olio locale. Ad esempio: si trovano in commercio a prezzi che scendono fino ai 2euro/litro olii detti "extravergini" o "vergini". Questi olii hanno, difatti, solo una minima percentuale di componente "extra/vergine". Tuttavia competono con i migliori olii locali i cui prezzi salgono necessariamente attorno ai 6-7 euro/litro.

Questo scenario favorisce l'abbandono di coltivazioni che possiamo definire parte essenziale della nostra identità storica, non solo come abitanti di questo paese e queste contrade, ma come abitanti della regione mediterranea intera.


Modalità di risoluzione: il progetto probabilmente è più adatto ad essere realizzato da uno o più privati. Quindi il ruolo dell'amministrazione comunale sarebbe secondario, ma importante.

  • nell’ambito della rivalutazione delle campagne e degli antichi mestieri il comune potrebbe sostenere/coadiuvare la creazione un consorzio che riunisca i produttori locali, i frantoi e i rimondatori sostenendo iniziative che favoriscano la commercializzazione degli olii locali.
  • Facilitare l'organizzazione di attività di formazione che potrebbero andare dai corsi per assaggiatori di olii ai metodi eco-logici di coltivazione, all'insegnamento di antiche attività contadine e artigianali come la rimonda e l'innesto degli alberi, alla costruzione di ceste con rami in ulivo.
  • Le iniziative potrebbe essere pubblicizzata su canali locali come Antenna del Mediterraneo (come già avviene, ad esempio,  per un consorzio di Ficarra).
  • Collaborazioni con le scuole per la diffusione di conoscenze "in via d'estinzione", per una migliore comprensione delle attività locali e della storia del territorio.

  Benefici:
  • Favorire il recupero delle campagne abbandonate;
  • favorire il recupero di attività tradizionali dei nostri luoghi e parte integrante della nostra identità culturale;
  • rafforzamento del settore agricolo, creazione di posti di lavoro;
  • Il consorzio potrebbe collaborare con agriturismi locali per la pubblicizzazione e il commercio dei prodotti. Inoltre, questo potrebbe portare ad attività di interesse per il turista stesso allargando, di fatto, il ventaglio delle attività turistiche.

   Approfondimenti:

domenica 12 febbraio 2012

Gioiosa Marea, verso un nuovo programma amministrativo (?) - Proposta 5

In risposta all'iniziativa delineata in Gioiosa Marea, verso un nuovo programma amministrativo (?)

N.B. suggerimenti e idee sono stati inviati sul gruppo facebook gioiosaniLe varie proposte saranno raccolte in ordine di apparizione in un documento - in fase di elaborazione - scaricabile a questo link. Chiunque volesse dare il proprio contributo può postarlo sul blog o inviarmelo all'indirizzo le.davide @ tiscali.it. Al fine di rendere più efficiente il completamento del documento consiglio di redigere le proposte nella forma suggerita (Titolo conciso e autoesplicativo, Descrizione del progetto/problema, modalità di realizzazione/risoluzione, benefici alla comunità). In tal modo le proposte non saranno rielaborate né stravolte nel contenuto.

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Progetto: Paese villaggio

Suggerito da: Davide Ventura

Descrizione: assunzione di giovani gioiosani per lo svolgimento di attività tipiche dei villaggi estivi: animazione in spiaggia (acqua gym, giochi/ballo in spiaggia, intrattenimento bambini) e  piano bar serale all'aperto.

Benefici alla comunità: a beneficiarne sarebbero prima di tutto gli abitanti stessi di Gioiosa, sia in qualità di esercenti che destinatari del servizio. Come esercenti nel senso che l'iniziativa offrirebbe un'occupazione estiva per i giovani; come destinatari in quanto le attività offrirebbero intrattenimenti: nel mese di Agosto 2011 sono stati installati  in spiaggia, sotto la stazione, una rete da pallavolo, tappeti elastici e altri giochi. Nelle tre settimane in cui sono rimasti impiantati sono stati presi d'assalto mattina pomeriggio e sera: chiaramente l'iniziativa è stata apprezzata! Allo stesso modo costituirebbe un ulteriore servizio per i turisti. 
Inoltre, ci potrebbe essere un immedaito tornaconto economico in quanto un ragazzo non professionista potrebbe concedere esibizioni musicali per un paio d'ore ogni sera per un prezzo ragionevolmente basso (per esempio sui 1500 euro al mese) riducendo (ma non eliminando) la necessità di ricorrere a singole esibizioni notevolmente costose.

sabato 11 febbraio 2012

Gioiosa Marea, verso un nuovo programma amministrativo (?) - Proposta 4

In risposta all'iniziativa delineata in Gioiosa Marea, verso un nuovo programma amministrativo (?)

N.B. suggerimenti e idee sono stati inviati sul gruppo facebook gioiosaniLe varie proposte saranno raccolte in ordine di apparizione in un documento - in fase di elaborazione - scaricabile a questo link. Chiunque volesse dare il proprio contributo può postarlo sul blog o inviarmelo all'indirizzo le.davide @ tiscali.it. Al fine di rendere più efficiente il completamento del documento consiglio di redigere le proposte nella forma suggerita (Titolo conciso e autoesplicativo, Descrizione del progetto/problema, modalità di realizzazione/risoluzione, benefici alla comunità). In tal modo le proposte non saranno rielaborate né stravolte nel contenuto.

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Progetto: Mercato agricolo locale

Suggerito da: Giusy Pizzo

Il problema: quando ero bambina aspettavo con impazienza il venerdì per recarmi al mercato: le bancarelle, poste ambo i lati della strada in contrada Mangano, partivano dall’entrata principale del cimitero e arrivavano quasi fino al torrente Zappardino. Si riusciva a comprare qualsiasi cosa e anche a buon prezzo: fiori, vestiti, cibo, piante da frutto, lavori in ferro battuto, borse e varie cianfrusaglie.

Sono passati circa vent’anni o poco più e mi accorgo che le cose sono cambiate parecchio: il mercato di Gioiosa, che ricordo pieno di venditori e altrettanti compratori, è diventato quasi inesistente. Sono rimaste pochissime bancarelle, un quarto di quelle di allora, ma anche le persone che vi si recano (non essendoci quasi più niente da vedere e comprare!) sono scarse se non rare.

Allo stesso tempo gli agricoltori locali hanno assistito ad un declino dei prezzi di vendita dei loro prodotti (agrumi, olio, nocciole, castagne), ad esempio quest’anno hanno dovuto vendere le arance a 6 centesimi al kg! Lo scenario non è stato diverso negli anni precedenti. E’ noto, inoltre, che nella nostra zona molti possiedono terreni che rendono più del fabbisogno familiare. L’abbassamento dei prezzi di vendita dei prodotti, però, ha favorito l’abbandono di vasti appezzamenti ormai ridotti a macchia. Un territorio abbandonato diventa facile “preda” di incendi e una volta incendiato lascia il suolo nudo in balia delle intemperie favorendo frane e ondate di fango.

La proposta, quindi, è di realizzare un mercato dove ognuno possa vendere e comprare prodotti ortofrutticoli provenienti dalla nostra terra per la (ri)nascita e la valorizzazione di un’agricoltura locale autentica. Tra l’altro quella del “mercatino agricolo locale” è una soluzione antica e tutt’oggi applicata con successo praticamente ovunque nel mondo.

Modalità di realizzazione: penso a due possibili modalità di realizzazione:
1. arricchire il mercato già esistente ma “in fallimento” con la partecipazione degli agricoltori stessi
2. realizzare un mercatino agricolo separato all’interno del paese, per esempio nella piazza antistante il vecchio comune. Il mercato potrebbe avere cadenza bisettimanale o mensile, a seconda della produzione stagionale.
L’attività andrebbe supportata con:
  • Creazione di un consorzio dei cittadini partecipanti.
  • Incontro tra sindaco e cittadini per informare gli abitanti e definire le modalità di realizzazione, i tempi e il luogo del mercato locale.
  • Autorizzazione del comune e predisposizione di banconi o stand per sistemare e mettere in vendita i prodotti.
  • Collaborazione e impegno dei partecipanti.

Benefici alla comunità:
  1. Salute e palato: il prodotto di stagione, coltivato nei nostri terreni, è genuino, fresco e salubre e arriva sulle nostre tavole mantenendosi meglio rispetto agli alimenti che attraversano mezzo pianeta prima di arrivare a giusta maturazione nei supermercati. Per non parlare di certe grandi coltivazioni a scopo commerciale dove, per massimizzare la produzione, si ricorre a concimazioni non naturali e dagli effetti negativi su ambiente e salute. Il risultato è un insieme di ortaggi bellissimi, ma poco saporiti e salutari!
  2. Vantaggi economici: riducendo le spese di trasporto e trasferendo i prodotti direttamente dal produttore al consumatore i costi di acquisto scendono. L’acquirente risparmia e l’agricoltore locale guadagna. Inoltre, considerando l’attuale momento di crisi, un mercato locale darebbe l’opportunità ai cittadini disoccupati che possiedono dei terreni di trovare una possibile occupazione e di conseguenza una modesta fonte di reddito.
  3. L’attività favorirebbe il recupero delle campagne ormai abbandonate e trascurate, la rivalutazione del territorio e una maggiore valorizzazione dell’agricoltura.
  4. Infine, potremmo contribuire alla rinascita del mercato Gioiosano.

giovedì 9 febbraio 2012

Verso un nuovo programma amministrativo per Gioiosa (?) - proposta 3

In risposta all'iniziativa delineata in Gioiosa Marea, verso un nuovo programma amministrativo (?)

N.B. suggerimenti e idee sono stati inviati sul gruppo facebook gioiosani. Le varie proposte saranno raccolte in ordine di apparizione in un documento - in fase di elaborazione - scaricabile a questo link. Chiunque volesse dare il proprio contributo può postarlo sul blog o inviarmelo all'indirizzo le.davide @ tiscali.it. Al fine di rendere più efficiente il completamento del documento consiglio di redigere le proposte nella forma suggerita (Titolo conciso e autoesplicativo, Descrizione del progetto/problema, modalità di realizzazione/risoluzione, benefici alla comunità). In tal modo le proposte non saranno rielaborate né stravolte nel contenuto.

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Progetto: ampliamento funzionalità dell'ufficio turistico

Suggerito da: Davide Ventura

Descrizione: far sì che l'ufficio turistico/informazioni aggiunga alle sue correnti funzionalità quella di operare alla pari di un'agenzia viaggi dedita esclusivamente a prenotare strutture alberghiere e case vacanza nel comune di Gioiosa. 

Modalità di realizzazione: per supportare queste nuove funzionalità dell'ufficio, e per migliorarne le prestazioni in generale, si potrebbe creare un sito internet ad hoc curato dai dipendenti dell'ufficio stesso. Inoltre un sito gestito dall'ufficio turistico potrebbe fornire dettagliate informazioni sugli eventi in via di realizzazione, eventuali attività che è possibile intraprendere ma scarsamente pubblicizzate (ad esempio esistono percorsi naturalistici, con tanto di segnaletica, di cui quasi nessuno conosce l'esistenza).

Benefici alla comunità: facilitare l'afflusso turistico sul territorio gioiosano e pubblicizzare tra i cittadini stessi eventuali attività.

domenica 5 febbraio 2012

Verso un nuovo programma amministrativo per Gioiosa (?) - proposta 2

In risposta all'iniziativa delineata in Gioiosa Marea, verso un nuovo programma amministrativo (?)
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Progetto: manutenzione delle carreggiate

Suggerito da: Anonimo

Il problema: si parla spesso di sicurezza stradale e si finisce col puntare il dito contro le condotte di guida pericolose degli automobilisti, le stragi del sabato sera, l'alta velocità e la guida in stato di ebbrezza. Tutti questi aspetti sono ovviamente da condannare, punire e prevenire. Meno attenzione si ravvisa però nei casi di scarsa sicurezza stradale dovuta alla cattiva manutenzione, alla noncuranza e al dissesto delle strade.
Il disfacimento del manto stradale riduce la sicurezza su strada per tutti e spesso provoca danni ai veicoli; inoltre può costituire un pericolo mortale per i conducenti di motocicli e ciclomotori. Consideriamo anche che la scarsa pulizia dei cigli e delle aiuole e la trascuratezza della segnaletica verticale e orizzontale non permettono sicuramente di ottenere una migliore viabilità e una maggiore sicurezza sulla strada. Pensiamo, ad esempio, al fango che dopo gli acquazzoni troviamo sulla strada a causa delle cunette strapiene di erbacce e radici oppure alle strade di campagna extraurbane senza guard-rail che si affacciano su uno strapiombo o un vallone.

Modalità di risoluzione: aumentare la frequenza delle opere di risanamento locali, in particolare:
- rifacimento del manto stradale (dove necessario)
- ricalibratura dei fossi e delle banchine
- sfalcio dei cigli delle strade comunali urbane ed extra-urbane
- predisposizione o sostituzione Guard-Rail
- predisposizione e ripristino di segnaletica verticale e orizzontale
- sollecitazione all’ente provincia per la manutenzione delle strade provinciali (che siamo costretti a percorrere a causa dei particolari disagi della ss.113! Si vedano inoltre strade a più bassa percorrenza, ma essenziali per molti cittadini come quelle delle contrade S. Domenica, Casale, Provvidenza).

Le amministrazioni pubbliche locali potrebbero, o dovrebbero (?), destinare il 50% delle entrate provenienti dalle multe per finanziare la cura delle vie comunali.

Benefici alla comunità: migliore viabilità, sicurezza, quindi riduzione dei danni ai veicoli, alle persone e agli animali. Benefici da un punto di vista estetico e paesaggistico: mettiamoci nei panni di un turista che viene a Gioiosa e si trova a percorrere le nostre strade per andare ad esempio a Gioiosa Guardia. Che impressione danno strade trascurate e mancanza di segnaletica? Alcune volte mi è capitato di incontrare turisti spaesati, che avevano già fatto diversi giri nella speranza di trovare la loro meta.

sabato 28 gennaio 2012

Verso un nuovo programma amministrativo per Gioiosa (?) - proposta 1

In risposta all'iniziativa delineata in Gioiosa Marea, verso un nuovo programma amministrativo (?)
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Progetto: riduzione dell’inquinamento luminoso.

Suggerito da: Davide Lena

Il problema: per inquinamento luminoso (d’ora in avanti “IL”) intendiamo un’illuminazione eccessiva dell’ambiente notturno e la dispersione di luce artificiale in aree dove non risulta funzionale. In particolare verso il cielo. Gli effetti dell’IL sono molteplici e di ampio, ampissimo, respiro. Esempi? Altera i cicli vitali dell’uomo, degli animali – specialmente notturni, delle piante; influisce negativamente sulla sicurezza stradale, contribuisce allo spreco di denaro pubblico e non... la lista è lunga. Lunghissima.

Una decina di anni fa era comune incontrare nelle nostre campagne lucciole e ricci. Oggi è raro. Animali notturni come le lucciole sfruttano i loro segnali luminosi per incontrarsi e procreare. L’eccessiva illuminazione li rende invisibili ai loro simili. Molti animali (farfalle, uccelli) usano la Luna e le stelle per compiere le loro migrazioni. Deviati dalle luci cittadine muoiono miseramente. Altri sono semplicemente attratti dal bagliore delle luci (falene, insetti, tartarughe marine, organismi acquatici) cadendo facilmente preda di altri animali o morendo esausti ai piedi di un lampione. Negli umani l’IL è legato a disturbi del sonno, processi neurodegenerativi, sembra favorire cancro al seno, alla prostata, alla retina. E anche qui la lista è lunga. Sicurezza: mai sentito parlare dell’effetto palcoscenico? Su un palcoscenico e’ un abbagliamento creato ad arte: l’attore non vede il pubblico, ma il pubblico vede l’attore. Sulle nostre strade questo si verifica, ad esempio in corrispondenza dell’uscita secondaria del cimitero. Un lampione abbaglia l’autista che si dirige fuori paese. Se un uomo sta in piedi in mezzo alla strada dall’altra parte del lampione è praticamente invisibile finché non lo si mette sotto.  Dulcis in fundo: oscuramento del cielo stellato, “patrimonio dell’umanità”.

La crescente urbanizzazione del territorio gioiosano ha provocato una crescita significativa dell’IL negli ultimi decenni con una chiara accelerazione negli ultimi dieci anni provocando spese inutili, e quanto sopra accennato. Quindi ritengo auspicabile intervenire per limitare il problema.

Modalità di risoluzione: adottare – rispettandolo - un regolamento “anti-IL” come quello reperibile a questo link che porti ad orientare le scelte future verso impianti illuminotecnici adeguati; evitare impianti pubblici per illuminazione praticamente privata. Approssimativamente impianto adeguato vuol dire: lampioni bassi dotati di lampade al sodio che indirizzino il flusso luminoso a terra limitando dispersioni laterali o addirittura verso l’alto. Si vedano tutte le specifiche indicate nel regolamento. Esempio di buon impianto: quello installato dal comune di Piraino lungo il torrente Zappardino (a memoria, affermo con certezza, in corrispondenza di S.Francesco). Si provi ad osservare la fiumara, zona S.Francesco, dalle contrade alte (Francari/Maddalena) per confrontare gli effetti di un impianto pessimo (il nostro) e uno buono (il loro).

Benefici alla comunità: si veda la descrizione del problema e i chiari benefici derivanti dalla sua risoluzione. Inoltre: 1. uniformarsi al regolamento citato sopra vuol dire realizzare il famigerato “risparmio energetico”; 2. il cielo stellato è un patrimonio naturalistico impossibile da osservare in città. Come tale puo’ essere “sfruttato” in qualità di attrattiva turistica. Durante le osservazioni astronomiche organizzate in paese sono stato avvicinato da numerosi turisti che, sotto un cielo pessimo, restavano estasiati dal numero di stelle visibili... 3. il cielo stellato è un patrimonio naturalistico al pari del mare o di un bosco. Esso, inoltre, porta l’impronta di millenni di storia codificata nei nomi delle stelle e delle costellazioni. Fu il banco di lavoro di Galileo, padre del moderno metodo scientifico, e detiene i segreti dell’origine di tutte le cose fornendo agli scienziati di svariate discipline affascinanti sfide. Come tale va salvaguardato a beneficio nostro e delle generazioni a venire. 

Esempi di comuni che hanno realizzato il progetto: 
  1. Rota Greca (Calabria), primo comune del Sud Italia anti-inquinamento luminoso;
  2. San Giovanni in Marignano (Emilia-Romagna), "L'illuminazione intelligente che taglia i costi al comune".

Figure di supporto:

Impianto e qualità del cielo (in alto).

Effetto palcoscenico.
Un'illuminazione non appropriata abbassa la visibilità  (e i livelli di sicurezza).

Sinistra: insetti morti a causa del disorientamento provocato dalle luci artificiali durante una migrazione.
Centro: in condizioni normali le tartarughe marine si dirigono verso il mare.
Destra: tartarughe marine vagano disorientate sotto un lampione. 

Approfondimenti e fonti:
5. Immagini: da una presentazione del Dr.Claudio Miguel Bevilaqua, fisico presso l'osservatorio astronomico della Universitade Federal do Rio Grande do Sul (Porto Alegre, Brasile).