lunedì 30 dicembre 2019

Caro Babbo Natale...

... ti scriviamo, ora che il grosso del tuo lavoro è passato. Ricordi? Dieci anni or sono ti raccontammo la storia di un giovine delle nostre timpe. Era allora poco più che un fanciullo, e lo chiamammo Pfrwewrfp, come tanti qui delle nostre terre. Maledetto dagli gnomi, era costretto a disfarsi dell'immondizia che magicamente gli giungeva sotto casa, al limitare del bosco. 

Pfrwewrfp era costretto a disfarsi dell'immondizia.

Fu allora che s'appellò ai luminari per scoprire l'origine di cotanta monnezza, e il responso fu nero pece. A monte, zozzoni locali abbandonavano di continuo spazzatura di ogni sorta che, col tempo, si faceva strada lungo il burrone. 

Fu allora che s'appellò ai luminari.

Su la sua capa gravava, granitico macigno, la grande mano della strafottenza, dell'ignoranza, dell'inefficienza. E stritolava sogni dove pecorelle e caprette belavano allegre in un burrone pulito, in un torrente senza monnezza.

Questa, caro Babbo, ancora non è storia di ieri. Il giovane Pfrwewrfp, non più fanciullo, ma omu di na certa prisenza, trova ancora al limitare del bosco quell'antico frigorifero che un illustre Tal dei Zotici abbandonò a monte. Frane, smottamenti, corsi d'acqua portano ancora spazzature che dicono di illustri tempi che furono.

Pfrwewrfp trova ancora quell'antico frigorifero.


Allora Pfrwewrfp assolda ancora gli amici luminari. Li manda ai quattr'angoli del burrone per studiarne le condizioni. Questi analizzano, osservano, esplorano. Interrogano pure i morti. Le discussioni si fanno spinose.

Questi interrogano pure i morti.

Le discussioni si fanno spinose.
Poi, dal profondo verde del sottobosco, si materializza uno spirito del Burrone: "Le teste sono ancora di legno", dice. "Se avrete occhi per scrutare nelle viscere verdi e fitte del Burrone, vedrete che la malattia, la vostra monnezza, lo ha contaminato nel profondo".
E osservando, lontano, fin dove l'albero e la frasca permettono la vista, si vedono lavatrici ed altri pezzi di mobilio.
"Ma questo", continua lo spirito, "conta poco per noi del Burrone. Al vostro modo di contare il tempo, questa monnezza resterà qui per sempre, facendosi spazio tra le budella vostre e dei vostri figli, per molte generazioni a venire. Secondo il modo che abbiamo noi spiriti di contare quello che voi chiamate tempo, ancora ieri dove abbandonate le lavatrici c'era il mare, e nuovamente il mare coprirà queste montagne domani. Tutto questo, la vostra stirpe inclusa, sparirà domani. La malattia del Burrone è in verità malattia vostra". 

Si materializza uno spirito del Burrone.
Osservando fin dove la frasca permette la vista... 
...si vedono lavatrici ed altri pezzi di mobilio.

Così come s'è mostrato, lo spirito s'è dissolto. In silenzio gli amici tornano dal giovane Pfrwewrfp a riferire quanto visto e quanto udito.
Il giovane Pfrwewrfp congeda gli amici, e mentre nessuno lo sta a guardare e mentre nessuno lo sta a sentire, s’accoccola in disparte, al limitare erboso del vallone inquinato, a riflettere sulle grevi parole dello Spirito del Burrone.

Il giovane Pfrwewrfp riflette sulle parole dello Spirito.


========================

Con la partecipazione di:

Tindaro Buzzanca ................. Il Giovane Pfrwewrfp
Filippo Capizzi ..................... Luminare 1
Simone Manfrè ................. Luminare 2
Davide Lena .................. Luminare 3

Foto di: Serena Manfrè e Davide Lena.
Testi e montaggio a cura di: Davide Lena.

Note: le parole dello Spirito sono liberamente ispirate dal racconto "I costruttori di ponti", di R. Kipling.

domenica 24 novembre 2019

Vadduni di buffi: il "nuovo centro smaltimento rifiuti e amianto" dieci anni dopo

Correva l'anno 2009, era domenica, Novembre 8, e un cielo azzurro sovrastava l'albero, la macchia, le cape della gente. Nel Burrone Caporarello, volgarmente "u Vadduni di Buffi", s'inaugurava il "Nuovo Centro Smaltimento Rifiuti e Amianto", poi ribattezzato NuCeSRA. Alla cerimonia presenziavano tecnici e personalità importanti, rappresentanti di associazioni quali Segambiente, WWE (World Wide Emergency), e il Responsabile Comunale per la Gestione di Burroni e Vadduna, oggi Assessore Regionale per le Timpe e i Burroni.


2009: si inaugurava il Nuovo Centro Smaltimento Rifiuti e Amianto.

La nascita spontanea della discarica fu accolta con favore ed entusiasmo: “Situazioni come queste vanno ufficializzate e sostenute'', dichiarava l'Assessore, delineando come obbiettivo quello di sfruttare l'inquinamento del territorio per aumentare il tasso di mortalità locale del 90% e liberare nuovi posti lavoro. Coadiuvato dal Ministro alle Finanze delle Tasche de'Soliti Noti, l'Assessore prevedeva una crescita dell'economia locale, con conseguente ripopolamento del territorio e la costruzione di importanti infrastrutture, quali un autogrill, il ponte sul Burrone, un colorato albergo con spiaggia, un ospedale e un accogliente cimitero. 
Abbiamo avuto l'onore, in questi giorni, di ricevere la visita dell'Assessore e ottenere aggiornamenti in merito all'evoluzione dei numerosi progetti discussi una decade fa. 

"Il ponte sul Burrone, l'autogrill, l'ospedale, e soprattutto il cimitero sono progetti la cui realizzazione richiede dei tempi tecnici, e oggi posso dichiarare che tutto procede a gonfie vele", ha dichiarato l'Assessore. "Circa dieci milioni di euro di finanziamenti dell'UE sono già stati assorbiti e smistati, e i risultati, credetemi, si vedono, specialmente quando ad osservare è un occhio esperto come quello degli addetti ai lavori. A breve questo Burrone sarà il centro nevralgicoso del Mediterraneo. Start-ups e centri di ricerca sorgeranno e fioriranno come la macchia che ci circonda selvaggiosa. Il torrente Zappardino sarà rimpiazzato da un'autostrada a otto corsie che ci permetterà di raggiungere Catania in poco più di mezz'ora".

Questo Burrone sarà il centro nevralgicoso del Mediterraneo.
Straordinario! Abbiamo persino sentito dire che proprio in questa curva sorgerà un centro di ricerca che lavorerà alla de-estinzione del Mammut, è vero? Sììììì, e riporteremo in vita i Dodo e gli Unicorni del Casale. Gli antichi usavano ricavarne sasizze eco-sostenibili, producendo un decimo del metano prodotto con allevamenti bovini. Per noi l'ecosostenibilitezza è un punto fondamentale. Miriamo a stabilire una green economy del Burrone.

Un'economia circolare? Ma anche quadrata, pentagonale.

E per i giovani che farete? Ci saranno molte opportunità - soprattutto per loro, per inserirsi nel mondo del lavoro in maniera competitiva. Purché abbiano voglia di rimboccarsi le maniche e fare la gavetta.

Cioè lavorando per 3 euro l'ora con salari saltuari e incerti, e contratti farsa? Ma no, per carità! Intanto mi lasci dire che i giovani che lavoreranno presso i nostri investitori avranno la fortuna e il privilegio di formarsi presso strutture all'avanguardia che li lanceranno sul mondo del lavoro con un incredibile bagaglio di esperienze e skills. Noi, poi, siamo per la meritocraziosità e la trasparenza, quindi ai posti di lavoro si accederà previo concorso. Le prove avranno luogo a Roma, presso strutture idonee. Noi stessi organizzeremo i transfers, alloggi, pasti e quant'altro necessario. Gli idonei, infine, dopo aver contribuito con una piccola cifra simbolica per la copertura di spese amministrative (1000 euro), potranno finalmente cominciare il loro percorso di formazione che li inserirà nel mondo del lavoro. 

A quali giovani vi rivolgerete? Appena laureati con almeno cinque anni di esperienze lavorative. Poi i dettagli dipenderanno dalle posizioni specifiche.

Single, bella presenza, poliglotta, creativi, flessibili, obbiettivo-orientati? Per esempio. Ma non poliglotta, devono essere in buona salute.

Del salario atteso cosa ci dice? Noi proponiamo un modello nuovo: inizialmente - per i primi cinque, sei anni - i ragazzi sono inseriti nel programma R0 (a retribuzione zero). Studi dimostrano che  i dipendenti inseriti in tale programma riportano bassi livelli di stress sul lavoro, praticamente cancellando i casi di burnout. Si noti che, al contempo, i dipendenti del Burrone potranno usufruire del reddito di cittadinanza. Infine, non dimentichiamolo: i nostri investitori, accogliendo questi giovani nelle loro aziende, staranno già affrontando dei costi elevati. Eviterei paventargli l'idea di dover affrontare ulteriori spese. E' importante che i loro profitti - costruiti su investimenti pubblici - restino decorosi, altrimenti porterebbero altrove le loro attività, lasciando il Burrone e la comunità che lo circonda in questa 'ngona di umido dimenticata da Dio e dalle pecore pure. 

Insomma, non è lavoro, è sfruttamento quello che offrirete ai giovani locali. In senso positivo: sfruttamento delle risorse locali per un Burrone più migliore. Voglio sottolinearlo: nel quadro di sviluppo del Burrone i giovani sono una risorsa fondamentale.

Torniamo ai rifiuti: che ci dice di quelli che trovammo dieci anni fa? Io preferisco chiamarli ri-fiu-sorse (non per nulla i due termini condividono la medesima radice, "ri"). Intanto mi lasci dire che il nostro approccio prevedeva una gestione passivistica del Burrone. Ovvero per dieci anni non abbiamo agito attivamente sul territorio, lasciando che il sistema evolvesse in autonomia.

Cioè siete stati a guardare? Neanche quello. Temendo di influenzarne l'evoluzione, ci siamo proprio voltati dall'altra parte.

E questo è costato 1 milione di euro? Dieci milioni. Mi permetta di continuare: oggi - risultato sorprendente, mi consenta - i rifiuti sono ancora qui, coperti da una densa coltre di verde, terriccio, sterpaglia, ma intatti! In-ta-tti! Un nostro tecnico altamente qualificato è in grado di identificare le antiche ri-fiu-sorse che useremo per costruire il nuovo Burrone. Qui si trova la qualunque! Bossoli di cartucce, ceramiche da bagno, lavatrici, tavolini in plastica. Mi fermo qua, ma la lista è lunga. Capirà la nostra eccitazione!

I rifiuti sono ancora qui, sotto una coltre di verde.
Si trova la qualunque: bossoli di cartucce...
...Ceramiche da bagno, ...
...Tavolini... La lista è lunga!

Cosa dobbiamo aspettarci per la prossima decade? Correrà l'anno 2029, attraverseremo il ponte sul burrone con mezzi ultraleggeri a basso impatto ambientale? Mangeremo bistecche ecosostenibili di mammut e cavalcheremo gli unicorni del Casale? Voglio essere realista e restare coi piedi per terra, questo è un grande progetto, i costi sono non indifferenti e coperti esclusivamente da soldi pubblici che intaschiamo volentieri. Le idee grandiose. Oggi vi dico: nel 2029, il Burrone stenteremo a riconoscerlo! E lasciatemi prendere l'occasione al volo: oggi, qui, tra questi rovi e queste promesse da marinaio che piovono come grandine a Settembre, voglio compiere un gesto simbolicistico: alla Consigliera di Limmita e i Dirupa voglio affidare il Mestolone del Burrone. 

Alla consigliera affido il Mestolone del Burrone.
Auguri!

Significato del gesto? Questo Burrone rappresenta i burroni tutti. I burroni di Gioiosa, della Sicilia, dell'Italia e del mondo. Stessi scenari troviamo a Tardiolo e Malfitano, per citare dei casi a noi vicini. Il Burrone è, inoltre, come una montagna di minestrone. Più lo si mescola, più emergono i profumi e si amalgamano gli ingredienti in un continuo inestricabile. Come un inscindibile tutt'uno diventano il fagiolo, la patata e il cipollotto che nel tegame si uniscono, così un tutt'uno sono già il Burrone, la monnezza, e lo spirito del popolo del vasto circondario. Alla Consigliera e al suo team io affido oggi il mestolone perché continuino a mescolare, facendo affiorare ingredienti e indimenticabili profumi!

Consigliera, una dichiarazione per la stampa? E' per me un onore essere stata investita da una personalità come l'Assessore Regionale per le Timpe e i Burroni. Uno che ha "visione", come si suol dire. E la sua super-visione, il suo interesse, il suo impegno ci regalano il sogno di un futuro radioso e incredibilioso. Un futuro costruito sui giovani! Con l'entusiasmo che la sua persona irradia, ci mettiamo subito al lavoro per supportare e coadiuvare localmente questi grandiosi progetti. 

Grazie, Consigliera! Buon lavoro e a rivederci al 2029! A presto!

La Consigliera appena investita del Mestolone.

========================

Con la partecipazione di:

Filippo Capizzi ................. Assessore Regionale per le Timpe e i Burroni
Simone Manfrè ................. Tecnico altamente qualificato
Serena Manfrè .................. Consigliera di Limmita e i Dirupa

Testi e montaggio a cura di: Davide Lena