lunedì 7 maggio 2012

Perché adoro le elezioni di paese

Mondo! Oggi ti infliggo il mio pensiero. Ma come sai io scrivo alla mia Campagna che da sempre adoro e tremendamente amo.

Cara Campagna, le votazioni per la prossima amministrazione comunale sono finite da pochi minuti e sai che pensavo? Pensavo che le azioni e le parole ci attribuiscono un peso. Così veniamo pesati su una scala assoluta o relativa (poco importa e a pochi importa). Azioni e parole pesano la maturità dell’individuo, la personalità, i suoi interessi e le sue priorità, la dabbenaggine o l’arguzia di pensiero, l’altruismo e l’egoismo. Il savoir faire - beato chi ce l’ha! Per questo mi piacciono le elezioni di paese. Perché ognuno, più che mai, senza pudore, ma tra orecchie amiche, appoggia, sulla bilancia, il suo culetto. Ordunque ci siamo pesati in massa senza distinzione di sesso, età, estrazione sociale e colore di capelli. Io spero d’essermela cavata bene.

Cara Campagna, fatta di terra di pietra e di legno, devi sapere che in queste elezioni gioiosane c’è almeno un aspetto storico: sono le prime avvenute sull’onda del web (di facebook, per essere precisi) e sebbene lontano, con il corpo ma non con la mente (ti penso sempre, lo sai!), mi sono intrufolato, o sono stato trascinato a forza, nei discorsi della gente (e nei popolari - quanto spesso poco interessanti - commenti facebookkiani). Ebbene, cara mia adorata Campagna che riposi materna sotto la grande Luna di queste elezioni, ritenendo che il campione di individui considerati sia statisticamente significativo e rappresentativo, concludo che la nostra popolazione è ancora troppo zeppa di elementi immaturi (e mi riferisco ad elementi ben oltre il muretto dei trent’anni, dai quali ti aspetti un esempio, un modello educativo. Fail.). Una popolazione spesso deficiente di sano spirito competitivo e costruttivo. Intrisa di familismo e favoritismo. Qualcuno vaneggia, pesta i piedi e s’indigna con fare da signorotto locale. Ma si, si, hai ragione di che mi stupisco, per cosa mi inalbero!? Ah! Quanto vorrei assomigliarti nel tuo sereno vivere.

Io ti auguro, Campagna cara, che queste elezioni diano il potere a chi ha a cuore il nostro paese e le sue contrade tutte. Ma è una cultura nuova che ti serve, non un’altra amministrazione. Dico “ti serve” e coscientemente sbaglio poiché a te, eterna Campagna, non serve niente. E’ a noi che serve la cultura nuova. E questa non verrà magicamente dalle stelle, né dagli abissi dei mari. Ognuno di noi è responsabile nel costruirla, con dedizione e impegno, giorno dopo giorno, senza compromessi.

Infine ti racconto un fatto, ché sono certo sarà interessante per tutti i nostri candidati che fanno dell’ecologia un cavallo di battaglia (ché oggi è di moda, lo sai!): all’istituto dove studio si è svolto in questi giorni un grande evento, un exhibit, “Imagine RIT”, dove ogni gruppo di ricerca mostra al grande pubblico le meraviglie del suo lavoro. Migliaia di persone vi affluiscono. Una giornata straordinaria! Come che sia, ho chiesto: perché non abbiamo preparato degli opuscoli per i visitatori? In coro mi hanno detto, quasi rimproverato: it’s not green! (Non è ecologico!). Minchia se mi sono vergognato! Ho pensato: che avrebbe detto la mia Campagna se mi avesse sentito? Perdonami, ti prego! Comunque, sono sicuro che i rappresentanti delle liste, per dare il buon esempio, e mantenersi coerenti, organizzeranno una giornata dove andranno in giro a raccogliere quel milione di volantini con le loro facce sorridenti sparsi in giro per le strade e sul tuo manto erboso.

Concludo Campagna, concludo! So che sei indaffarata con la Primavera. Con tutti quei fiori e foglie e insetti e animaletti avrai il tuo bel da fare. Come farai a mandare tutto avanti, solo tu lo sai. Ti ho scritto principalmente per questo, per dirti che, mentre tu sei stata indaffarata con le stagioni, tutti quanti ci siamo pesati. E questo conta quanto se non più del risultato delle elezioni stesse, giacché le elezioni passano, le amministrazioni pure, la gente resta, specialmente in un paesino!, ed è mio modesto parere che molti degli eventi che determinano il successo o il fallimento di una società dipendono in misura significativa dall’iniziativa del singolo. Nulla tolgo all’amministrazione che, certo, ha ruolo assai importante.

Rinnovo saluti e auguri. A presto!
Affettuosamente tuo.

1 commento:

  1. Non molto tempo fa conobbi, in un’isola felice, baciata dal sole, circondata da un mare cristallino dai più variegati colori, un giovane sognatore appassionato di musica ( chitarra ), sport, lettura, astronomia ( parlava alla luna, alle stelle e ai pianeti ) ma soprattutto innamorato perdutamente della sua amata Campagna. Giovane sognatore sì, ma con idee nobili, sincere e sempre alla continua ricerca della verità. Oggi quel giovane sognatore è un uomo, un uomo vero . Della sua immensa ricchezza, il sapere, ne fa dono a tutti con semplicità e tanta umiltà. Complimenti Davide e…grazie amico mio.
    A presto ! Affettuosamente Carmelo/ino Furnari

    Condivido: "il successo o il fallimento di una società dipendono in misura significativa dall'iniziativa del singolo"

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