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Distribuzione in età e genere dei partecipanti all'evento (accenti, un lusso troppo grande per chi usa IDL). |
Così, discorrendo di miti e scienza, abbiamo osservato alcuni oggetti classici del cielo estivo come l'ammasso globulare M22, la regione di formazione stellare M20, la nebulosa planetaria M57, la stella doppia Albireo, i pianeti Venere e Saturno. Qualcuno, non più bambino, ha visto per la prima volta la Via Lattea. Sintomatico fenomeno.
Nonostante la lontananza dai centri abitati, amaramente abbiamo notato la natura sbiadita del buio: il chiarore di città e paesi circostanti illuminati a giorno e in maniera poco oculata impone una continua quete cavalleresca alla ricerca di siti bui, sempre più isolati e fuori mano rendendo impossibile il godimento di un patrimonio dell'umanità: il cielo stellato, millenario compagno dell'uomo.
Ci auguriamo che la corrente amministrazione gioiosana compia degli atti concreti nella lotta all'inquinamento luminoso provvedendo, come dovrebbe, alla salvaguardia di questo patrimonio naturalistico.
Ringrazio per la preziosa collaborazione: Giusy Pizzo, Paolo Scibilia, Santi Ricciardi (gruppo astrofili Giulio Verne [Messina]), Elisa Lena, Salvatore Pizzo e Simone Manfrè.
Per il supporto fornito: l'Unione Astrofili Italiani, i siti web locali, onda TV, il comune di Gioiosa Marea e le strutture alberghiere Cinque di Spade, Borgo San Francesco e Hotel Capo Skino.
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