domenica 6 dicembre 2009

Vadduni di buffi: Inaugurato il nuovo centro smaltimento ri fiuti e amianto






Domenica 8 Novembre 2009 é stata uffcialmente inaugurata la discarica e centro smaltimento eternit sito in località "burrone Caporarello", popolarmente nota come "Vadduni di buffi" (sopra: una veduta dal cortile della chiesa di San Francesco). La cerimonia, patrocinata da importanti associazioni come Segambiente e WWE, é stata presenziata dal responsabile per la gestione "burroni e vadduna".

Un momento dell'inaugurazione.


Il taglio del nastro.

“Situazioni come queste”, ha dichiarato il responsabile, “vanno ufficializzate e sostenute con uno sforzo economico che dovrà gravare esclusivamente sulle tasche degli onesti lavoratori. La nascita di una discarica e di un centro smaltimento dei prodotti derivati dall’amianto è una risorsa per il nostro territorio, un’occasione per far fronte alla famigerata crisi economica".

"Situazioni come queste vanno ufficializzate e sostenute".

"Facciamo un esempio”, ha continuato l’esperto, “la polvere di amianto, che tutti noi possiamo liberamente inalare se in prossimità di manufatti in amianto danneggiati, può causare l’insorgere di tumori ai polmoni. Anche un bambino, tra quarant’anni, potrà essere colpito da un tumore perché ieri ha respirato polvere di amianto. Ebbene, la nostra idea è di aumentare del 90%il tasso di mortalità in questa zona in modo da lasciare liberi i posti di lavoro per le nuove generazioni”.



“Inoltre, grazie al centro smaltimento rifiuti e amianto, aumenterà l’affluenza di persone e quindi denaro in questa zona alta di Gioiosa Marea. Prevediamo quindi un intenso ripopolamento del territorio. Tra l’altro siamo già stati contattati da importanti personalità del settore imprenditoriale che vorrebbero investire sullo sviluppo di questa zona. Un grosso e noto imprenditore altoatesino, ad esempio, vorrebbe costruire un autogrill proprio a cento metri da qui. Abbiamo contatti con un altro meglio noto imprenditore e cantante milanese che oltre a voler costruire il ponte sul burrone per dare nuova vita al turismo di S. Francesco e dintorni vorrebbe partecipare ai cori natalizi locali. Il ponte, in verità già in progetto da parecchi anni, renderebbe più facili gli spostamenti tra le contrade circostanti e il burrone Caporarello, o Vadduni di Buffi. Pensate, decine, centinaia di lavoratori non dovrebbero più attraversare il torrente per andare a buttare la spazzatura, per disfarsi del vecchio serbatoio d’acqua in amianto. Secondi recenti studi, anche il malcontento generale dovrebbe andare incontro ad un significativo calo. Ci aspettiamo, quindi, una diminuzione del 40% del tasso di criminalità, omicidi passionali e suicidi”.

Mentre uno dei tanti operai specializzati ed equipaggiati per la gestione del pericolosissimo amianto svolgeva il suo lavoro il responsabile ci spiegava che “ben cinquecentomila euro sono stati investiti per equipaggiare in modo opportuno i nostri operai. I laboratori di struttura della materia e fisica applicata di prestigiose università europee, giapponesi e, soprattutto, cinesi hanno lavorato appositamente per noi. Mascherine in criptonite, tute di stronzio, sacchetti di tecnezio e scarpe in itterbio e lutezio sono l’equipaggiamento base, oggi ritenuto in.dis.pen.sa.bi.le per la gestione di codesti materiali.



Un operaio specializzato nella gestione dell'amianto.

"Cosa ci dobbiamo aspettare per il prossimo anno? Quali sono i vostri obbiettivi a breve termine?”
ha chiesto uno dei presenti alla cerimonia. “Come vi dicevo abbiamo innumerevoli contatti con importanti imprenditori italiani ma anche esteri. Proprio ieri un ricco sceicco di cui conosciamo solo il nome di battesimo, Osama Bin, ci ha contatti perché vorrebbe costruire proprio qui, nel nostro burrone, la sua residenza per i momenti difficili della vita. Questo ci ha fatto capire che u vadduni di buffi non sarà solo un luogo dove sbarazzarsi delle proprie lavatrici, macchine, materassi o pannelli di amianto, ma anche un luogo consolatorio per l’anima e per il corpo. Un sentiero naturalistico si snoderà tra un ammasso di mattonelle e una canna fumaria in amianto. Sarà costruito un santuario in onore di tutti i santi, perché si sa,‘nta scinnuta ognu santu aiuta e ‘nfunnu o vadduni tutta a munnizza s’è ricugghiuta. Costruiremo anche un albergo in technicolors, con una spiaggia artificiale con le palme, alcuni cammelli e un orso polare. Infine, fiore all’occhiello dei nostri progetti, costruiremo un ospedale e un grande cimitero che accoglierà quante più persone possibile”.
Infine, dopo il brillante discorso il responsabile per la gestione burroni e e vadduna ha sottolineato che si provvederà ad una regolarizzazione di tutte le discariche sorte “spontaneamente” sul territorio. Purtoppo, com’è d’uopo a Gioiosa Marea, l’illustrissimo non ha potuto trattenersi. Una frana, alla base del burrone Caporarello, ha richiamato la sua attenzione. “Ma non temete”, ha sottolineato, “anche questa frana ha contribuito al bene della comunità liberando spazio per nuove lavatrici e seppellendo, forse per sempre, i vecchi rifiuti!”



"Oggi abbiamo posto la prima mattonella per la realizzazione di questi grandi progetti".

"Anche questa frana ha contribuito al bene della comunità".

NOTA PER IL LETTORE MENO ATTENTO: riteniamo vergognoso il degrado cui è stato ridotto dall’azione continuata dei soliti ignoti il “Burrone Caporarello”. Dalla distribuzione e quantità dei rifiuti e’ facile dedurre che questa pratica è ben radicata nel luogo e in uso ormai da anni. Speriamo nell’insorgere del senso civico in certi concittadini.

COSA DEVE FARE CHI TROVA L’AMIANTO? (Tratto dalla rivista Newton, n 10, Ottobre 2007):
Per legge i proprietari degli immobili che hanno il sospetto della presenza di amianto devono evitare la dispersione delle fibre nell’ambiente. In pratica, rivolgersi a ditte autorizzate al trattamento dell’amianto per far rimuovere i materiali danneggiati e tenere sotto controllo quelli in buono stato. Non cercate di rimuovere da soli l’amianto. Se trovate amianto nella vostra proprietà, richiedete direttamente l’intervento della Asl locale, o di una ditta specializzata. Se sospettate la presenza di amianto in una proprietà non vostra, potete far un esposto alla Asl, la quale eseguirà poi i controlli necessari.

2 commenti:

  1. Bene...non c'è veramente niente da ridere ma.. io sono stramaledettamente sarcastica quando qualcosa non mi va a genio e il tono utilizzato in questo articolo rispecchia il mio modo d'essere ;) quindi da me non puoi non trovare un parere assolutamente favorevole.. e per il contenuto e per la forma utilizzata. Chissà perchè noi siciliani abbiamo questa strana capacità di distruggere le nostre ricchezze.. invidiate, peraltro, da tutti.. Non solo distruggere, ma proprio farci del male. complimenti!

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  2. Io sono testimone diretta di un rimedio anti-"abbandono dei rifiuti".
    In una delle strade principali che collegano Palermo alla periferia, in prossimità di una curva e davanti al cancello di una zona privata, per lungo tempo vennero lasciati pattume e rifiuti in generale. Il proprietario dell'abitazione, o del terreno, non so... evidentemente non proprio d'accordo con questa usanza, mise ai lati del cancello una statua di Gesù a braccia aperte, ed una di Maria in atto di preghiera.
    Da allora niente più rifiuti!
    Con ciò, non penso proprio si possano spargere statue per la campagna, ma ho riportato un aneddoto che a me è parso curioso...

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