sabato 11 febbraio 2012

Gioiosa Marea, verso un nuovo programma amministrativo (?) - Proposta 4

In risposta all'iniziativa delineata in Gioiosa Marea, verso un nuovo programma amministrativo (?)

N.B. suggerimenti e idee sono stati inviati sul gruppo facebook gioiosaniLe varie proposte saranno raccolte in ordine di apparizione in un documento - in fase di elaborazione - scaricabile a questo link. Chiunque volesse dare il proprio contributo può postarlo sul blog o inviarmelo all'indirizzo le.davide @ tiscali.it. Al fine di rendere più efficiente il completamento del documento consiglio di redigere le proposte nella forma suggerita (Titolo conciso e autoesplicativo, Descrizione del progetto/problema, modalità di realizzazione/risoluzione, benefici alla comunità). In tal modo le proposte non saranno rielaborate né stravolte nel contenuto.

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Progetto: Mercato agricolo locale

Suggerito da: Giusy Pizzo

Il problema: quando ero bambina aspettavo con impazienza il venerdì per recarmi al mercato: le bancarelle, poste ambo i lati della strada in contrada Mangano, partivano dall’entrata principale del cimitero e arrivavano quasi fino al torrente Zappardino. Si riusciva a comprare qualsiasi cosa e anche a buon prezzo: fiori, vestiti, cibo, piante da frutto, lavori in ferro battuto, borse e varie cianfrusaglie.

Sono passati circa vent’anni o poco più e mi accorgo che le cose sono cambiate parecchio: il mercato di Gioiosa, che ricordo pieno di venditori e altrettanti compratori, è diventato quasi inesistente. Sono rimaste pochissime bancarelle, un quarto di quelle di allora, ma anche le persone che vi si recano (non essendoci quasi più niente da vedere e comprare!) sono scarse se non rare.

Allo stesso tempo gli agricoltori locali hanno assistito ad un declino dei prezzi di vendita dei loro prodotti (agrumi, olio, nocciole, castagne), ad esempio quest’anno hanno dovuto vendere le arance a 6 centesimi al kg! Lo scenario non è stato diverso negli anni precedenti. E’ noto, inoltre, che nella nostra zona molti possiedono terreni che rendono più del fabbisogno familiare. L’abbassamento dei prezzi di vendita dei prodotti, però, ha favorito l’abbandono di vasti appezzamenti ormai ridotti a macchia. Un territorio abbandonato diventa facile “preda” di incendi e una volta incendiato lascia il suolo nudo in balia delle intemperie favorendo frane e ondate di fango.

La proposta, quindi, è di realizzare un mercato dove ognuno possa vendere e comprare prodotti ortofrutticoli provenienti dalla nostra terra per la (ri)nascita e la valorizzazione di un’agricoltura locale autentica. Tra l’altro quella del “mercatino agricolo locale” è una soluzione antica e tutt’oggi applicata con successo praticamente ovunque nel mondo.

Modalità di realizzazione: penso a due possibili modalità di realizzazione:
1. arricchire il mercato già esistente ma “in fallimento” con la partecipazione degli agricoltori stessi
2. realizzare un mercatino agricolo separato all’interno del paese, per esempio nella piazza antistante il vecchio comune. Il mercato potrebbe avere cadenza bisettimanale o mensile, a seconda della produzione stagionale.
L’attività andrebbe supportata con:
  • Creazione di un consorzio dei cittadini partecipanti.
  • Incontro tra sindaco e cittadini per informare gli abitanti e definire le modalità di realizzazione, i tempi e il luogo del mercato locale.
  • Autorizzazione del comune e predisposizione di banconi o stand per sistemare e mettere in vendita i prodotti.
  • Collaborazione e impegno dei partecipanti.

Benefici alla comunità:
  1. Salute e palato: il prodotto di stagione, coltivato nei nostri terreni, è genuino, fresco e salubre e arriva sulle nostre tavole mantenendosi meglio rispetto agli alimenti che attraversano mezzo pianeta prima di arrivare a giusta maturazione nei supermercati. Per non parlare di certe grandi coltivazioni a scopo commerciale dove, per massimizzare la produzione, si ricorre a concimazioni non naturali e dagli effetti negativi su ambiente e salute. Il risultato è un insieme di ortaggi bellissimi, ma poco saporiti e salutari!
  2. Vantaggi economici: riducendo le spese di trasporto e trasferendo i prodotti direttamente dal produttore al consumatore i costi di acquisto scendono. L’acquirente risparmia e l’agricoltore locale guadagna. Inoltre, considerando l’attuale momento di crisi, un mercato locale darebbe l’opportunità ai cittadini disoccupati che possiedono dei terreni di trovare una possibile occupazione e di conseguenza una modesta fonte di reddito.
  3. L’attività favorirebbe il recupero delle campagne ormai abbandonate e trascurate, la rivalutazione del territorio e una maggiore valorizzazione dell’agricoltura.
  4. Infine, potremmo contribuire alla rinascita del mercato Gioiosano.

3 commenti:

  1. Sono stato per un periodo a Grenoble, in Francia, e ogni settimana c'era il mercato degli agricoltori locali. Similmente a Porto Alegre, in Brasile. Lo stesso a Rochester, in America, dove tra l'altro, il mercato è organizzato pure sul campus universitario. In America in particolare è possibile recarsi in una fattoria e, pagando una quota fissa, è possibile raccogliere da sé frutti e ortaggi fino a riempire i contenitori che il fattore ti fornisce all'entrata.

    A Gioiosa si coltivano molte piante da frutto e sono convinto che potremmo quasi aspirare all'autosufficienza agricola. Mi dicevano per esempio che in passato, una cinquantina di anni fa, era molto diffusa anche la coltivazione delle mandorle usate dai pasticceri...oggi compriamo mandorle dalla California! Con le colline piene di noccioleti (abbandonati) compriamo nocciole dal Piemonte. Queste cose ovviamente hanno anche un impatto ambientale perché le mandorle dalla California devono essere trasportate fino a Gioiosa.

    Inoltre è noto che attività criminali fioriscono sotto l'ombrello dei trasporti dei prodotti agricoli: il prezzo di un pomodoro dipende anche da quanti chilometri ha viaggiato per arrivare dal produttore al commerciante. Più strada percorre, più costa. Un rapporto diretto tra compratore e produttore fornirebbe meno appigli a questo genere di porcherie.

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  2. Questa proposta non può mancare nei propositi della prossima amministrazione gioiosana.

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  3. Una proposta interessantissima. In estate vado a Camigliatello, un piccolo paesino turistico sull'Altipiano della Sila. Il sabato e la domenica fanno "il mercato dei contadini" dove si vende di tutto e di più,, frutta, verdura,salumi,formaggi,conserve,prodotti tipici,pane fatto in casa, ecc. tutto da produzione locale e con prezzi modici.Un trionfo di colori,profumi e sapori. Un afflusso di compratori impressionante, anche perchè i tantissimi turisti presenti approfittano per comprare prodotti da portare a casa. Penso che una cosa del genere avrebbe lo stesso successo a Gioiosa.

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