venerdì 24 febbraio 2012

Gioiosa Marea, verso un nuovo programma amministrativo (?) - Proposta 6

In risposta all'iniziativa delineata in Gioiosa Marea, verso un nuovo programma amministrativo (?)

N.B. suggerimenti e idee sono stati inviati sul gruppo facebook gioiosaniLe varie proposte saranno raccolte in ordine di apparizione in un documento - in fase di elaborazione - scaricabile a questo link. Chiunque volesse dare il proprio contributo può postarlo sul blog o inviarmelo all'indirizzo le.davide @ tiscali.it. Al fine di rendere più efficiente il completamento del documento consiglio di redigere le proposte nella forma suggerita (Titolo conciso e autoesplicativo, Descrizione del progetto/problema, modalità di realizzazione/risoluzione, benefici alla comunità). In tal modo le proposte non saranno rielaborate né stravolte nel contenuto.

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Progetto: Consorzio degli olivicoltori gioiosani

Suggerito da: Davide Ventura

Il problema: le nostre campagne sono cosparse di numerosi uliveti privati. Tipicamente questi producono una quantità di olio che supera il fabbisogno familiare, per questo in passato era comune che i proprietari vendessero una parte della produzione, tuttavia negli ultimi anni la quantità di olio venduto ha conosciuto un drammatico declino. Tra i motivi: scarsi incentivi statali/UE, la caduta del prezzo dovuto alla presenza sul mercato di prodotti che hanno prezzi nettamente inferiori a quelli di un olio locale. Ad esempio: si trovano in commercio a prezzi che scendono fino ai 2euro/litro olii detti "extravergini" o "vergini". Questi olii hanno, difatti, solo una minima percentuale di componente "extra/vergine". Tuttavia competono con i migliori olii locali i cui prezzi salgono necessariamente attorno ai 6-7 euro/litro.

Questo scenario favorisce l'abbandono di coltivazioni che possiamo definire parte essenziale della nostra identità storica, non solo come abitanti di questo paese e queste contrade, ma come abitanti della regione mediterranea intera.


Modalità di risoluzione: il progetto probabilmente è più adatto ad essere realizzato da uno o più privati. Quindi il ruolo dell'amministrazione comunale sarebbe secondario, ma importante.

  • nell’ambito della rivalutazione delle campagne e degli antichi mestieri il comune potrebbe sostenere/coadiuvare la creazione un consorzio che riunisca i produttori locali, i frantoi e i rimondatori sostenendo iniziative che favoriscano la commercializzazione degli olii locali.
  • Facilitare l'organizzazione di attività di formazione che potrebbero andare dai corsi per assaggiatori di olii ai metodi eco-logici di coltivazione, all'insegnamento di antiche attività contadine e artigianali come la rimonda e l'innesto degli alberi, alla costruzione di ceste con rami in ulivo.
  • Le iniziative potrebbe essere pubblicizzata su canali locali come Antenna del Mediterraneo (come già avviene, ad esempio,  per un consorzio di Ficarra).
  • Collaborazioni con le scuole per la diffusione di conoscenze "in via d'estinzione", per una migliore comprensione delle attività locali e della storia del territorio.

  Benefici:
  • Favorire il recupero delle campagne abbandonate;
  • favorire il recupero di attività tradizionali dei nostri luoghi e parte integrante della nostra identità culturale;
  • rafforzamento del settore agricolo, creazione di posti di lavoro;
  • Il consorzio potrebbe collaborare con agriturismi locali per la pubblicizzazione e il commercio dei prodotti. Inoltre, questo potrebbe portare ad attività di interesse per il turista stesso allargando, di fatto, il ventaglio delle attività turistiche.

   Approfondimenti:

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